Scambio elettorale-camorristico: 25 persone arrestate, in manette politici e l’ex sindaco di Giugliano

GIUGLIANO – Il clan Mallardo avrebbe condizionato l’amministrazione comunale di Giugliano, intervenendo nella campagna elettorale per le elezioni amministrative nel settembre 2020. È quanto emerge dall’indagine dei carabinieri del Ros, coordinata dalla Dda di Napoli, che ha portato all’arresto di 25 persone. L’ordinanza cautelare è stata eseguita questa mattina dal Ros dei Carabinieri, supportato dal Comando Provinciale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia: 20 persone sono state sottoposte alla custodia in carcere, 5 agli arresti domiciliari: sono gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, di scambio elettorale politico-mafioso, nonché di estorsione, tentata estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori, corruzione ed altro, delitti aggravati in quanto sarebbero stati commessi avvalendosi del metodo mafioso e con la finalità di agevolare le attività del clan Mallardo, operante sul territorio di Giugliano in Campania e zone limitrofe.
I NOMI – Tra gli arrestati ci sono l’ex sindaco di Giugliano Antonio Poziello, gli ex consiglieri comunali Giulio Di Napoli, Pasquale Casoria, Paolo Liccardo, Andrea Guarino e l’ex dirigente assetto e territorio del comune di Giugliano Filippo Frippa. Gli altri sono Andrea Abbate, Francesco Abbate, Giuliano Amicone, Giuseppe Dell’Aquila, Paolo Di Girolamo, Giuseppe Di Mattia, Gaetano Diana, Aniello Felaco, Nicola Felaco, Francesco Fusco, Domenico Fuso, Patrizia Giuliano, Vincenzo Legorano, Domenico Pirozzi, Francesco Pirozzi, Vincenzo Strino, Giuseppe Pirozzi, Ferdinando Cacciapuoti e Giuseppe Marino.
LE INDAGINI – In particolare, le attività illecite sarebbero state poste in essere dagli indagati anche per destinarne i proventi all’alimentazione della “cassa comune” dell’organizzazione criminale, gestita per il sostentamento degli affiliati, ancorché detenuti, e dei loro familiari. Inoltre, il clan sarebbe anche intervenuto in varie controversie tra privati in disaccordo tra loro ed avrebbe condizionato l’attività dell’amministrazione comunale, intervenendo nella campagna elettorale per le elezioni comunali di Giugliano in Campania nel settembre 2020. È stato anche emesso dal GIP decreto di sequestro preventivo di svariati beni, tra cui rapporti finanziari, terreni, fabbricati, aziende e società per alcuni milioni di euro.