«Rompi il silenzio…non sei sola!» da Pozzuoli parte il percorso per costruire relazioni sentimentali sane
POZZUOLI – La neo-nata Commissione Pari Opportunità del Comune di Pozzuoli dà avvio al proprio operato sul territorio flegreo con la manifestazione “Rompi il silenzio…non sei sola!”, che si terrà venerdì 24 novembre alle ore 10.00 presso Palazzo Migliaresi. Interverranno Luigi Manzoni, sindaco del Comune di Pozzuoli, Fabiana Riccobene, assessora alle Politiche Sociali, Carla Ilenia Caiazzo, presidentessa CPO del Comune di Pozzuoli e socia Feminin Pluriel, Laura Viggiano, componente della CPO, della FNSI e del sindacato SUGC, Simona Maione, psicoterapeuta e commissaria CPO Pozzuoli, Gabriella Gensini, presidente dell’Associazione Maddalena APS. La presidentessa CPO Carla Ilenia Caiazzo ci tiene a sottolineare che «ampio spazio verrà lasciato alle scuole del territorio puteolano, in quanto il problema della violenza sulle donne va affrontato, oggi, con urgenza intervenendo in primis sulle nuove generazioni e sulle famiglie. Lasciare spazio alle scuole vuol dire attivare un processo di sensibilizzazione importante, che passa attraverso la realizzazione di percorsi di educazione emotiva a breve, medio e lungo termine».
L’IMPEGNO – La manifestazione “Rompi il silenzio…non sei sola” vuole essere, infatti, soltanto il primo di una serie di eventi che coinvolgeranno le nuove generazioni con lo scopo di orientare verso la costruzione di relazioni sentimentali sane, basate sulla cura e comprensione reciproche. L’Assessora alle Politiche Sociali Fabiana Riccobene, ribadisce «l’importanza di partire dalle scuole, come luoghi eletti alla sensibilizzazione, perché è lì che si formeranno gli adulti di domani. È fondamentale fornire ai ragazzi gli strumenti per riconoscere i segnali di abuso e di violenza che possono essere sottili e confusi con l’attaccamento amoroso. In questi giorni particolarmente difficili, il pensiero va inevitabilmente alla giovanissima Giulia Cecchettin, ultima vittima di una serie di violenze inaudite, che sembrano senza fine».