RIONE TERRA/ Su un tetto dell’Antica Rocca “spunta” una veranda ultramoderna – LE FOTO
di Gennaro Del Giudice
POZZUOLI – Una moderna veranda di acciaio e vetro sorta “improvvisamente” sul tetto di un palazzo storico del Rione Terra di Pozzuoli. E’ quanto segnalato dall’ architetto puteolano Domenico Grande attraverso un dossier inviato al Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, all’Assessore al Governo del Territorio Roberto Gerundo e al Comandante della Polizia Municipale Carlo Pubblico. Un dossier, corredato da foto, in cui l’architetto, “carte alla mano”, fa notare una “anomalia” realizzata nel luogo simbolo della città di Pozzuoli. Nelle foto, realizzate nella giornata di ieri (7 gennaio 2014) spicca la grossa struttura che sorge nella parte dell’Antica Rocca con “vista sul mare”. Nella sua lettera (di cui riportiamo alcuni passaggi) l’attento architetto Domenico Grande sottolinea come la presenza del grossa veranda sia passata inosservata anche al “Sistema Aereo di Controllo del Territorio” di cui si è dotato il Comune di Pozzuoli costato decine di migliaia di euro.
“REGALO DELLA BEFANA?” – «Desidero portare all’attenzione delle SS.LL. Ill.me, le carenti prestazioni offerte dal costoso “Sistema Aereo di Controllo del Territorio”. – scrive l’Architetto Domenico Grande – Percorrendo la Via Guglielmo Marconi, guardando verso il Rione Terra, ho notato la nascita di un’ampia sopraelevazione di ferro, tutta chiusa con ampie vetrate. L’avrà forse portata la Befana?. Riguardo all’odierna scoperta, come noto alle SS.LL., gli edifici del Rione Terra ricadono, secondo il P.T.P., in zona C.S.R.T. Restauro del Centro Storico Rione Terra. In forza di tale piano, art.14, punto 2: La zona in oggetto è sottoposta alla norme di tutela integrale”; nonché al punto 3: L’intero tessuto edilizio è assoggettato a restauro conservativo ai sensi della legge n. 1089/39”.
STRUTTURA ABUSIVA? – Di ugual tenore, – si legge ancora nel documento indirizzato a Sindaco, Assessore e Comandante – anche il P.R.G., art. 18 – Zona A1. Rione Terra: Gli interventi da effettuarsi comprendono l’eliminazione delle superfetazioni che non rivestano carattere di documento di cultura, di civiltà e di testimonianza storica”; ed anche: Gli interventi sugli edifici e sulle aree libere non devono alterare il substrato archeologico, né l’integrità tipologica e architettonica del territorio”. Inoltre, a nulla varrebbe invocare l’impiego delle vetrate, poiché esse integrano sempre (e contro legge) aumenti volumetrici; così come spiega il T.A.R. Napoli, VI Sezione, con la sentenza n. 4999, del 23 settembre 2014. Orbene, se per un “cittadino abusivista e fuorilegge”, si abbatte (non sempre eh) il violento braccio della Legge, cosa mai dovrebbe accadere se, a commettere tante violazioni è l’Ente medesimo? (peggio ancora sarebbe…il non aver vigilato). Appare chiaro a tutti, che in siffatto contesto e circostanza, a nulla varrebbe qualsivoglia intervento miracolistico, volto ad offrire un colpo di spugna salvifico. Altrimenti i Cittadini Onesti, avrebbero molti e buoni motivi per adirarsi – conclude l’Architetto Grande – Le LL.SS. Ill.me, destinatarie della presente nota, seguiteranno a non rispondere, come hanno sempre fatto? Eppure l’attuale primo cittadino pro tempore, si mostra sovente incline (oltre alle cordoglianze), pure ad indignazione contro certe ignobili forme di danneggiamenti e violazioni delle cose di interesse pubblico.»
LE FOTO (realizzate dall’ Architetto Domenico Grande)
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