LA DENUNCIA/ «Su via Domitiana la gente muore a luci spente»
di Stefano Erbaggio
GIUGLIANO – I lampioni ci sono, ma le luci sono spente sulla strada della morte. Si tratta del tratto di via Domitiana dove è tragicamente deceduto a seguito di un incidente il giovane Fabio Fedele, ennesima vittima del penoso sistema stradale della fascia costiera di Giugliano. La ferita per la tragica scomparsa del giovane ancora brucia negli animi dei suoi concittadini e di chi lo conosceva. Pare, infatti, che i lampioni su quella strada, oltre ad essere presenti, siano anche stati collaudati ed accesi per un breve periodo di tempo, circa due anni fa. Ora sono spenti, mettendo in pericolo la vita di tanti automobilisti, ciclisti e pedoni.
MANCA LA PREVENZIONE – Tragedie che probabilmente potrebbero essere evitate se il Comune di Giugliano, o chi di competenza, si occupasse in maniera periodica e costante della manutenzione di un pezzo di territorio abbandonato a se stesso, quale è la fascia costiera. Le vittime sono tante, sulla coscienza di chi permette che ciò avvenga non occupandosi della prevenzione. Lo scorso 29 dicembre il trentenne Luca Alessio è stato investito a bordo della sua bicicletta, mentre una ragazza di 15 anni ha perso la vita quest’estate. Vite stroncate per colpa di pirati della strada, ma anche di buche sul manto stradale e lampioni spenti.
