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QUARTO/ Il consigliere Rossi si è dimesso, terzo “addio” in 20 giorni

QUARTO/ Il consigliere Rossi si è dimesso, terzo “addio” in 20 giorni
  • Pubblicato14 Gennaio 2016

luigi_rossiQUARTO – Il consigliere comunale della lista civica Protagonismo Sociale ha appena rassegnato le proprie dimissioni. E’ il terzo eletto a lasciare l’assise di piazzale Europa in meno di venti giorni. Prima di lui Giovanni De Robbio e Ferdinando Manzo.

LA LETTERA DI DIMISSIONI – Questa la lettera di dimissioni che l’ormai ex consigliere Rossi ha scritto motivando la sua decisione: “La mia scelta di entrare in politica è stata sempre sorretta da un’esigenza di sentirsi parte integrante di una società verso la quale tutti sono abili a criticare e commentare le disfunzioni, mentre sono sempre meno coloro che, con più o meno alti meriti, si prodigano per offrire il loro contributo al miglioramento della stessa. Era mio intento offrire il mio modesto apporto affinché si realizzassero quelle condizioni necessarie per una gestione del bene pubblico più vicino alle concrete esigenze dei cittadini, e sempre più svincolato da poteri forti come la malavita. Quello che è accaduto in questi giorni a Quarto, aldilà del profilo giuridico, testimonia come si sia commesso l’ennesimo errore: il pretendere di essere superiori agli altri solo perché fregiati da un simbolo, dimenticando completamente che alla base dei rapporti sociali e istituzionali deve essere considerato l’individuo in se, e non la sua proiezione amministrativa. 

L’ATTACCO AL SINDACO – Il Sindaco, da quello che si apprende dalla stampa, e salvo ulteriori sviluppi, ha dimostrato grande capacità di reggere l’affondo della camorra, a cui, con sua gloria e lode, non si è piegata, e ad Ella vanno i miei più sinceri complimenti per tale coraggiosa scelta. Nel contempo però ha commesso errori imperdonabili che hanno confermato la sua incapacità ad amministrare. Dopo aver fatto terra bruciata attorno a se con la sua spavalderia, respingendo tutte le persone che potevano essere una risorsa per un concreto miglioramento, arrogandosi il diritto di essere la sola a detenere lo scettro della innovazione positiva (ragione per la quale oggi vive una pericoloso, ma quanto meno dovuto, isolamento) è stata espulsa con demerito e disonore: accusata, tra l’altro, di aver mentito ai suoi stessi superiori, ovvero a coloro con i quali aveva passeggiato per le vie della città dispensando la ricetta della buona politica. Ora pretende di continuare ad esercitare la sua funzione pubblica e quindi anche di rappresentatività della popolazione, a cui, sulla scorta della sua condotta attuale, chissà quante altre cose non troverà difficile nascondere, atteso che non solo non ha informato i vertici del suo movimento, ma finanche la magistratura, e per fare questo dovrà dare avvio ad un processo di trasformismo e di accordi collaterali non meno preoccupanti, circondata da taluni soggetti equivoci, la cui vera natura emerge, giorno dopo giorno, dalla pubblicazione delle varie intercettazioni telefoniche. I cittadini di Quarto non meritavano di finire al centro di questo scandalo di cui lei è responsabile per la gestione con cui ha affrontato (o non affrontato) gli eventi: la popolazione è composta da tantissime persone perbene che faticano ad arrivare a fine mese complice anche l’assenza delle istituzioni sovra comunali. Non vi sono più le condizioni per poter amministrare serenamente il paese, e sarà un lento ed impetuoso stillicidio che si consumerà a danno di tutti i cittadini i quali pagheranno le conseguenze di una battaglia tra partiti che coinvolge l’intera nazione. 

UN PASSO INDIETRO – Il bene del paese passa anche attraverso un passo indietro che, spesso, è la premessa per un salto avanti. Per questi motivi, e soprattutto perché la camorra mi fa letteralmente schifo – e solo il mero sospetto che possa serpeggiare negli ambienti istituzionali, trovando terreno più che fertile ed anche le condizioni per esistere nell’immediato futuro, mi fa vomitare – rassegno le mie dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Non continuerò ad essere parte di un sistema al collasso solo per il piacere di sedere su una poltrona istituzionale. Il miglior insegnamento è il buon esempio. Ringrazio le migliaia di persone che hanno creduto in me e che mi hanno sostenuto in un percorso non certo facile, gli elettori tutti, i simpatizzanti, coloro che, pur non facendo parte dell’elettorato, hanno da sempre formato un supporto stabile alla mia azione amministrativa. Ringrazio il direttivo ed i componenti di Protagonismo Sociale per aver avuto la pazienza di sopportarmi e la capacità di essere un punto di riferimento determinante. Ringrazio altresì i cittadini tutti di Quarto, ed a loro va il mio più sincero augurio di poter finalmente ritrovare quella meritata serenità, e di poter ostentare orgogliosamente tutta la loro dignità di persone perbene. Alla mia famiglia il ringraziamento più importante, senza di loro io sarei il niente. Fiero ed orgoglioso di essere libero e indipendente.”