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POZZUOLI/ Spinaci contaminati, non era mandragora ma stramonio

POZZUOLI/ Spinaci contaminati, non era mandragora ma stramonio
  • Pubblicato13 Ottobre 2022

POZZUOLI – Stramonio e non mandragora tra gli spinaci contaminati. Sarebbe stata l’erba del diavolo ad intossicare le tre famiglie flegree finite all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dopo aver mangiato spinaci sfusi, comprati in più negozi di ortofrutta. È quanto emerge dalle analisi effettuate. Per gli esperti non c’è alcun dubbio: l’avvelenamento è comunque di origine vegetale. «Si è trattato – ha spiegato Gennaro Limone, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, partecipando all’audizione della commissione Agricoltura della Regione Campania – di una partita di spinaci contaminati provenienti da Avezzano, probabilmente da una coltura a campo aperto. Di fronte al verificarsi di questo allarme, c’è stata un’importante reazione di filiera istituzionale per isolare la partita, ricostruire la sua catena distributiva e prevenire ulteriori casi. Ovviamente quanto avvenuto non compromette, per il futuro, la sicurezza del prodotto alimentare. Per quanto riguarda il nostro Istituto, provvederemo a pubblicare sul sito internet le immagini delle più comuni piante che possano essere responsabili di avvelenamenti».

“NO ALLA PSICOSI” – «È ingiustificata qualunque psicosi perché i prodotti vegetali campani sono sicuri e benefici per la salute e sarà nostra cura interagire con altre regioni per evitare che in futuro possano ripetersi questi allarmanti casi», ha evidenziato il presidente della commissione Agricoltura della Regione, Francesco Emilio Borrelli. All’audizione sulla sicurezza agroalimentare sono intervenuti, tra gli altri, il presidente dell’Osservatorio Regionale Sicurezza Alimentare, il direttore dell’Orto Botanico di Napoli, le associazioni dei consumatori della Campania, le Organizzazioni di categoria, i rappresentanti del Caan, Centro agroalimentare, di Volla.