POZZUOLI/ Spettacoli a Villa Avellino, “Pozzuoli Ora” critica: «Non attraggono turisti e non allietano l’estate di chi resta in città»

POZZUOLI –Non si placano le polemiche sul cartello degli eventi estivi a Pozzuoli. Dopo le parole di Figliolia e Iasiello, arriva ora la presa di posizione del movimento politico “Pozzuoli Ora!” che, a nome del consigliere di opposizione Riccardo Volpe e del portavoce Raffaele Postiglione, ha sottolineato i paradossi di una kermesse che non è “né carne né pesce”. Tante le carenze sottolineate da Pozzuoli Ora, tra cui i prezzi dei biglietti alti e il ritardo nella presentazione degli eventi. «Non essendo tra le attività proprie di un Ente Pubblico quale il Comune, l’organizzazione di un evento può e deve avere due scopi. L’uno o l’altro, o se si è bravi anche entrambi. Allietare l’estate di chi resta, svolgendo quindi una funzione sociale. Promuovere il territorio e quindi attrarre flussi turistici. Così come organizzata la rassegna a Villa Avellino non garantisce né una finalità, né l’altra. Figuriamoci entrambe.»
I RITARDI – «L’organizzazione di Spettacoli con un biglietto medio di oltre 20 euro non è certamente un’attività sociale, men che meno popolare. – fa sapere Pozzuoli Ora – Allo stesso modo, uscire il 5 luglio (!) con il cartellone non garantisce minimamente la possibilità di intercettare con questa attività eventuali flussi turistici. La riflessione dunque, se si vuole parlare di visione, dovrebbe spingersi un tantino più in là, oltre il costo del biglietto, certamente inappropriato per iniziative finanziate con soldi pubblici. Su ritardi, mancanze e assenza di visione, nell’ambito dell’organizzazione di eventi e della promozione del territorio, a Pozzuoli siamo abituati, nonostante si avvicendino assessori e amministrazioni. La novità è la riapertura del belvedere di Villa Avellino. Otto lunghi anni, caratterizzati da strafalcioni amministrativi e sperpero di denaro pubblico, dovrebbero bastare per evitare annunci, rivendicazioni e autocelebrazioni.»
SPAZIO NON LIBERO – «A maggior ragione se si considera che questo è parte di un progetto che interessa anche il Passaggio e la Torre Toledo, ancora sottratte al godimento di tutti. -conclude la nota- Il belvedere dovrà essere anche un’area spettacoli, ma soprattutto un luogo pubblico, una piazza, un luogo di socialità. Uno spazio pubblico che dovrà tornare ad essere libero ed accessibile, tutti i giorni, negli orari di apertura del parco. Negli atti leggo di sorveglianza, apertura e chiusura. Queste scelte dell’assessorato portano, più che alla riapertura di uno spazio pubblico, alla spettacolarizzazione di un luogo della comunità, che di fatto resta fuori.»