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È stata la mano di Diego Vitagliano: la miglior pizzeria d’Italia anche a Pozzuoli

È stata la mano di Diego Vitagliano: la miglior pizzeria d’Italia anche a Pozzuoli
  • Pubblicato17 Luglio 2023

A cura di Mariapaola Alaio

POZZUOLI – È stata la mano di Diego Vitagliano: la miglior pizzeria d’Italia anche a Pozzuoli. 10 Diego Vitagliano Pizzeria si è aggiudicato, a pari merito con i Masanielli di Francesco Martucci, il primo posto come miglior pizzeria in Italia, nella classifica 50 Top Pizza 2023. La guida online più influente nel settore ha premiato la pizza “a canotto” di Diego, uno tra i primi pizzaioli di nuova generazione a promuovere e sperimentare la pizza contemporanea.  Da un piccolo locale di Via Napoli fino in Qatar, non dimenticando “la tradizione napoletana”.

Ciao Diego, prima di tutto grazie per aver accettato e complimenti per il titolo appena conseguito. Questo riconoscimento a livello nazionale è stato a tutti gli effetti una sorpresa oppure, un po’, te lo aspettavi? «Grazie mille. Sicuramente è stato una sorpresa, o per meglio dire metà e metà; perché comunque sono da due anni sul podio.  Due anni fa, infatti, ero secondo, l’anno scorso terzo, e poi quest’anno primo.»

Partiamo dagli inizi, da un Diego ragazzo alla ricerca di un posto nel mondo. Come hai capito che il tuo era quello davanti al forno a legna? «In realtà l’ha scelto il mio papà per me. Avevo quattordici anni e la scuola non mi piaceva, così mio padre mi ha portato in una pizzeria storica di Napoli, intimandomi di “imparare il mestiere”. È stato casuale, infatti, nella mia famiglia nessuno lo svolgeva; faccio parte della nostra prima generazione di pizzaioli.»

Nominare il tuo locale in onore a Maradona è stato un segno di devozione alla napoletanità intrinseca, oltre che di buon auspicio. Quanto ti senti legato alla tradizione, sebbene tu sia un “contemporaneo”? «Tutto ciò che è contemporaneo affonda radici ben salde nella tradizione. Io, ti ripeto, nasco in una pizzeria napoletana tradizionale. Poi, otto anni fa ho capito che bisognava dare una svolta, ricercare qualcosa di nuovo e di autentico.»

Quale pizza esprime in un boccone il tuo intero concept e non dovrebbe mai mancare sul tuo menù? «Sicuramente la Quattro Stagioni, una pizza che nessuno fa più. La sua presenza sul menù ci aiuta a fare la differenza. Davanti a pizze uniche, le persone saranno invogliate a sceglierci perché “lì fanno quella pizza”»

 Mentre quella maggiormente apprezzata dai clienti? «Sempre l’iconica Margherita.»

 A 10 Diego Vitagliano Pizzeria è stato anche riconosciuto il titolo di Miglior Servizio di Sala 2023. Qual è il segreto, secondo te, per lavorare in sinergia?  «Il segreto è quello di avere un grande leader, e io mi ritengo tale. In questi anni mi sono interfacciato con tanti ragazzi che hanno scelto di lavorare con noi, e il segreto è stato quello di fare squadra. Quindi, di condividere svariati momenti insieme. Dalle uscite alle partite di calcetto. E proprio come in una squadra di calcio, se si è in sintonia e in armonia si fa goal. Non puoi fare altro. Si crea una seconda famiglia.»

 Da porta pizze di provincia a imprenditore di città, hai avuto modo di sperimentare i vari lati della stessa realtà, in particolar modo campana. Ci sono dinamiche che pensi debbano cambiare all’interno di questo settore? Se sì, quali? «Qualcosa deve cambiare. Io penso si debba fare rete, tra pizzaioli e fornitori, o comunque distributori. Creare una grande rete che possa portare ancor di più verso il successo. Ma parlo in generale, non solo riguardo la realtà napoletana.»

Infine, una domanda di rito conclusiva: quale consiglio daresti al Diego del passato e quale augurio riservi al Vitagliano del futuro? «Al Diego del passato consiglierei di ritagliarsi un po’ di tempo per lui, di dedicarsi anche a sé stesso. Mentre per il futuro, arrivati a questo punto, mi sento di augurarmi di dare sempre il massimo, sempre di più. Per mantenere il livello raggiunto.»