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POZZUOLI/ Scoperto allevamento abusivo: centinaia di animali tenuti in pessime condizioni – LE FOTO

POZZUOLI/ Scoperto allevamento abusivo: centinaia di animali tenuti in pessime condizioni – LE FOTO
  • Pubblicato20 Ottobre 2014

di Gennaro Del Giudice

Gli animali tenuti in gabbia
Gli animali tenuti in gabbia

POZZUOLI – Dopo l’allevamento lager scoperto nei giorni scorsi a Bacoli un nuovo scempio è venuto alla luce, questa volta a Pozzuoli. In una zona di campagna del quartiere di Monterusciello, all’interno di un casolare fatiscente, i carabinieri hanno rinvenuto 122 uccelli appartenenti a specie protette, 22 cardellini, 2 cani, 5 conigli, 31 topolini e 10 porcellini d’India tenuti in precarie condizioni igienico-sanitarie. La scoperta è avvenuta durante un servizio per il contrasto di maltrattamenti di animali messo in atto dai militari della stazione di Pozzuoli diretti dal maresciallo Raffaele Martucci. Nei guai è finito un 57enne del luogo, denunciato a piede libero. L’uomo alla vista dei militari ha tentato di occultare alcuni animali e ostacolare i controlli.

 

Gli animali tenuti in gabbia
Gli animali tenuti in gabbia

LA SCOPERTA – Nel casolare di pertinenza della sua abitazione il 57enne aveva allestito un allevamento di animali di specie protetta e non, tenuti in cattività, senza alcun titolo autorizzativo ed in precarie condizioni igienico sanitarie. Tra questi c’erano pappagallini “cocorito”, pappagallo cenerino, canarini, pappagalli “inseparabili”, diamantini, tortore “diamantine” e incardellati, 31 topolini, 1 cane maltese, 1 cane chow chow. Come accertato da personale del L.I.P.U. (Lega Italiana Protezione Uccelli) e del dipartimento di prevenzione – servizio veterinario dell’Asl Napoli 2 nord gli animali si trovano in precarie condizioni igienico sanitarie e in locali e gabbie non idonei alla custodia. Durante le operazioni sono stati rinvenuti anche 3 fonofili digitali (richiami per volatili) e 9 confezioni di rete a maglie strette per la cattura di volatili. Gli uccelli sono stati affidati al C.R.A.S. (Centro Recupero Animali Selvatici) dell’ospedale veterinario dell’Asl Napoli 1 per essere sottoposti ad un periodo di riabilitazione, al termine del quale saranno rilasciati in natura mentre i restanti animali sono stati affidati a una ditta specializzata.

 

LE FOTO

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