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POZZUOLI/ «Narcotizzati nel sonno» Incubo per 5 famiglie, ladri si arrampicano sui tubi del gas e rubano in casa – LE FOTO E I RACCONTI DELLE VITTIME

POZZUOLI/ «Narcotizzati nel sonno» Incubo per 5 famiglie, ladri si arrampicano sui tubi del gas e rubano in casa – LE FOTO E I RACCONTI DELLE VITTIME
  • Pubblicato8 Agosto 2014

di Gennaro Del Giudice

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La palazzina in cui sono stati messi a segni 3 dei 5 colpi

POZZUOLI – Si sono arrampicati sui tubi del gas e sospesi nel vuoto hanno forzato finestre e smontato zanzariere per intrufolarsi nelle case. Diverse le vittime stordite nel sonno, forse da un gas narcotizzante utilizzato da ladri abili e spietati: tra queste c’è perfino un cane, trovato con un cuscino in faccia e un bastone che lo schiacciava contro il muro. Cinque le famiglie che mentre dormivano si sono ritrovate i ladri in casa senza accorgersi di nulla. Poi il brusco risveglio, gli occhi e la gola che bruciavano e lo shock nel vedere le proprie stanze messe a soqquadro. E’ stata una mattinata da incubo quella vissuta ieri a Pozzuoli in via Brancati a Monterusciello. Due le palazzine del popoloso quartiere assaltate nella notte da una banda di ladri: nella prima i raid sono stati messi a segno al piano terra, al primo e al secondo piano; nella seconda al primo e addirittura al terzo piano, sempre arrampicandosi sulle pareti dei palazzi attraverso i tubi del gas ad un’altezza di oltre 10 metri.

 

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Le vittime indicano il giardino in cui sono stati rinvenuti gli oggetti rubati

GLI ASSALTI – Episodi inquietanti sui quali indagano i carabinieri della stazione di Monterusciello che hanno effettuato i rilievi. Incredibili le modalità dei raid, che secondo i racconti delle vittime, sarebbero iniziati intorno alle 3 per concludersi intorno alle 5 di mercoledì mattina. Assalti iniziati alla palazzina C1 dove hanno forzato la napoletana del salone di una casa al piano terra portando via solo un cellulare. Poco dopo è toccato all’abitazione al primo piano dove sono entrati dopo aver forzato una finestra. Una volta dentro hanno preso portafogli e borse portando contenenti circa 200 euro in contanti e due  bancomat con cui hanno effettuato un prelievo da 90 euro da uno sportello a Piazza Garibaldi. Non contenti, aggrappati a tubi, tettoie e condizionatori sono saliti anche al secondo piano dove, con lo stesso modus operandi, hanno messo a soqquadro l’abitazione di una coppia di coniugi rubando 500 euro e diversi oggetti d’oro. Durante i raid i ladri hanno avuto il tempo di “scegliere” gli oggetti da rubare gettando nel giardino di una delle tre abitazione “visitate” oggetti ingombranti e poco “interessanti”.

 

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Il quartiere dove sono avvenuti i 5 furti

GLI ALTRI RAID – Due ore dopo le stesse scene si sono ripetute in una palazzina a poche decine di metri, nei pressi dello svincolo “Monterusciello Nord”della variante Anas. In questo caso, sempre arrampicandosi attraverso le condutture del gas, i ladri sono entrati in una casa al primo e al terzo piano. In quest’ultima hanno sorpreso nel sonno una coppia di coniugi con due bambini piccoli dopo aver smontato una zanzariera e forzato la finestra della veranda rimanendo aggrappati al balcone ad un’altezza di oltre 10 metri. Una volta dentro hanno portato via pochi preziosi e poche decine di euro gettando in un giardino portafogli e borse. Un uomo avrebbe poi visto due giovani scendere da un tubo e scappare a piedi.

 

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Le vittime dei furti

I RACCONTI DELLE VITTIME – Pasquale Di Fraia, 59 anni, abita al secondo piano della palazzina C1. Si trovava in casa con la moglie quando i ladri hanno messo a soqquadro tutte le stanze, tra cui la camera da letto dove stavano dormendo. Pasquale è stato il primo a capire dell’accaduto e a dare l’allarme «Mia moglie si era alzata per andare in bagno e ha trovato tutto sottosopra. A quel punto abbiamo realizzato che eravamo stati derubati. – racconta Di Fraia – Sono perfino entrati nella nostra stanza da letto dove hanno preso 500 euro in contanti, catenine e medagliette d’oro e perfino un paio di scarpe Adidas. Ci siamo svegliati con gli occhi e la gola che ci bruciavano, siamo stati anche in ospedale. Hanno narcotizzato anche il nostro cane, lo abbiamo trovato con un cuscino in faccia e una mazza di scopa che lo schiacciava contro il muro. Quando lo abbiamo visto non si svegliava più, i carabinieri lo avevano dato per morto, poi verso le dieci si è svegliato».

 

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I segni accanto al citofono

STRANI SEGNI – Anche Luigi Pignataro, 62 anni, vive insieme alla moglie al secondo piano della palazzina c1. La coppia inizialmente non si era accorta di nulla «Mia moglie tra la veglia e il sonno aveva sentito un fruscio, uno strano rumore. Pensava che stessi russando, forse sarà stato il rumore dello spray che hanno usato per narcotizzarci – racconta il Pignataro – Alle 7 mi ha bussato Di Fraia dicendomi che era stato derubato in casa. Mentre parlavo con lui ho notato la finestra della cucina aperta con una molletta sotto al balcone. Poi ho visto sul tavolo il portagioie che avevamo nella stanza da letto. A quel punto ho capito che erano entrati anche in casa nostra. Non ho trovato né il mio portafogli dove avevo 150 euro né la borsa di mia moglie dove c’era 50 euro. Mi hanno portato via anche due carte bancomat vicino alle quali avevo due foglietti con i pin e da una di queste, purtroppo, sono riusciti a prelevare 90 euro attraverso uno sportello a Piazza Garibaldi. La cosa grave è che hanno girato in casa. Quando mi sono svegliato mi sentivo strano, mi pizzicava la gola. Ora abbiamo paura, stanotte non abbiamo dormito». Mentre Domenico Massarini che abita al piano terra racconta che stava dormendo con la moglie e la figlia quando i ladri sono entrati in casa dopo aver aperto una napoletana del soggiorno. «Ho trovato la zanzariera e il balcone aperti, poi sono uscito fuori e nel mio giardino ho trovato gli oggetti che i ladri non avevano portato via tra cui borse e portafogli che erano stati svuotati. Purtroppo questa zona fa paura la notte, ci sono i lampioni che non funzionano e ciò li ha anche agevolati». Infine i tre fanno notare dei segni strani, una sorta di asterischi accanto al citofono: «Dicono che si tratti di segni per indicare le abitazioni nelle quali ci sono i cani. In effetti un cane c’è in questo palazzo ed è stato colpito anche lui».

 

LE FOTO

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