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Inchiesta Rione Terra: Figliolia, la Cytec e la «strategia per pilotare l’appalto» Spunta anche il nome di De Luca

Inchiesta Rione Terra: Figliolia, la Cytec e la «strategia per pilotare l’appalto» Spunta anche il nome di De Luca
  • Pubblicato2 Maggio 2022

POZZUOLI – «Il sindaco Figliolia avrebbe affidato alla società Deloitte l’incarico di valutare i Piani economici e finanziari presentati dalle società partecipanti alla gara, al precipuo fine di svalutare il Pef presentato dalla società Cultura e Natura, che risultava assegnataria di un punteggio superiore a quelli dell’ati Hi e a quella dell’Ati Malpensa Srl Cytec nella valutazione dell’offerta progettuale ed economica, e di consentire l’aggiudicazione della gara alla società di Salvatore Musella, superando gli imprevisti ostacoli frapposti dalla commissione per l’aggiudicazione dell’attuazione degli accordi conclusivi». Lo sostengono i pubblici ministeri, Stefano Capuano e Immacolata Sica; sotto la lente di ingrandimento dei magistrati ci sono le procedure di gara per l’aggiudicazione del patrimonio immobiliare del lotto A del Rione Terra. Secondo gli inquirenti il sindaco di Pozzuoli voleva favorire la Cytec dell’imprenditore Salvatore Musella, accusato di turbativa d’asta. Per i pm la Cytec sarebbe stata informata, infatti, di alcuni requisiti richiesti prima della pubblicazione del bando. Nonostante ciò, ad avere un punteggio più elevato sarà la “Cultura e Natura srl”, società di cui è amministratore il sindaco di Parete. Da qui, secondo gli inquirenti, il tentativo di rovesciare il risultato della gara, affidando a una società di consulenza l’incarico di esaminare i Piani economici finanziari dei partecipanti.

L’INTERCETTAZIONE – In un’intercettazione spunterebbe addirittura il nome del governatore Vincenzo De Luca, che però non è indagato. Gli inquirenti fanno riferimento a un’intercettazione in cui Figliolia avrebbe ricondotto il “maggior punteggio” ottenuto da “Cultura e Natura” a un presunto “interesse” di De Luca per la società del sindaco di Parete, Vito Luigi Pellegrino, anche lui non indagato. «Il sindaco Figliolia – chiarisce il suo legale, l’avvocato penalista Luigi De Vita – esclude in maniera categorica di aver mai potuto anche solo immaginare un interessamento in questa gara del presidente De Luca, con il quale peraltro i rapporti sono stati sempre caratterizzati da stima reciproca e rispetto dei ruoli».

GLI INDAGATI – L’inchiesta, coordinata dalla Procura e relativa anche alla concessione per venti anni del parcheggio multipiano di via Napoli e dell’ex Cava Regia, quest’ultima interessata da lavori di riqualificazione, vede il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, indagato per corruzione, turbativa d’asta e rivelazione di segreto d’ufficio. Nel registro degli indagati anche Nicola Oddati, componente della direzione nazionale del Pd e responsabile delle Agorà democratiche; il presidente e il direttore esecutivo di Enit (Agenzia nazionale per il turismo), rispettivamente Giorgio Palmucci e Giovanni Bastianelli; Luciano Santoro, candidato alla segreteria provinciale del Pd di Taranto e a Sebastiano Romeo, segretario provinciale dem di Reggio Calabria.