POZZUOLI/ Giostra per disabili in balia dei genitori cafoni

POZZUOLI – Hanno atteso giusto 5 minuti per “assalire” la giostra per disabili appena montata nel baby parking sul lungomare di via Napoli. Bambini e adolescenti che sotto gli occhi dei più grandi hanno aperto il portellone della giostrina iniziando a dondolarsi a mo’ di altalena. Inconsapevoli protagonisti di uno scempio che da 36 ore sta alimentando sdegno in città. Trentasei ore durante le quali è emersa l’inciviltà e la disaffezione di alcuni adulti verso il “bene comune”. Cafoni che lasciano i propri figli giocare su quella giostra dedicata a quei bambini sempre costretti a guardare.

E’ dagli adulti che deve partire l’insegnamento verso i più piccoli che a loro volta saranno chiamati un giorno ad educare. Mettere le basi oggi per raccogliere domani. Non bisogna certo generalizzare perchè la tanta indignazione di queste ore rappresenta un segnale positivo, un segnale di chi è stufo e invoca ad alta voce “Civiltà”. Di chi è stanco di non avere più le giostrine a Monterusciello perchè qualche cafone le ha incendiate e devastate più volte; di chi è stanco di vedere il lungomare di via Napoli imbrattato dalla vernice spray; di chi è stanco di sentirsi dire “Chissà quanto dureranno”, “Tanto le distruggeranno sicuramente”.

E’ ora di dire basta, è ora di non indignarsi più davanti allo schermo di un pc o postando messaggi su Facebook. E’ ora di agire educando i più piccoli e infondendo in loro la cultura del rispetto per il bene comune che va anche difeso. E’ ora di richiamare i cafoni, di affrontarli e di cacciarli. Perchè i cafoni sono in inferiorità numerica, perchè Pozzuoli è una città civile ed è arrivato il momento di dimostrarlo.