POZZUOLI/ Differenziata, gli incivili sporcano e i commercianti pagano

di Angelo Greco

POZZUOLI – A Pozzuoli gli incivili sporcano e i commercianti pagano. E’ questa la denuncia che arriva dalle associazioni di categoria in merito alla raccolta differenziata presso gli esercizi commerciali. Sebbene la raccolta a Pozzuoli stia volando verso il 70%, non tutti sembrano essere contenti. Il nodo principale da risolvere è la raccolta presso negozi, bar, ristoranti e tutte le imprese del terziario. Una volta chiusi gli esercizi, infatti, gli esercenti lasciano i loro carrellati fuori ai locali, ma da questo momento fino alla raccolta c’è un “buco” nel quale a rimetterci sono solo i negozianti. I carrellati spesso vengono presa di mira dagli incivili che “inquinano” i rifiuti differenziati. A questo punto i rifiuti risultano essere “non conformi”, causando così salate multe agli esercenti.

LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA – Di questo avviso è l’Ascom, che attraverso il suo presidente Vincenzo Addati fa sapere: «Il problema è a monte, andrebbe fatta innanzitutto un’ informazione più capillare, inoltre la De Vizia è la prima a fare i ritardi nella raccolta, per quanto riguarda i cassonetti se pur dotati di chiusure, purtroppo vengono utilizzati anche da alcuni residenti e passanti causando logici danni ai titolari delle attività. Proprio mercoledì scorso abbiamo avuto un incontro con l’Assessore Cammino al quale abbiamo sollecitato un maggior controllo da parte dell’Amministrazione, ed in particolar modo per la questione umido. I ritardi – prosegue Addati – del prelievo dei rifiuti porta con sè il grosso problema dei cani randagi che rompendo le buste, oltre che a sporcare, attraggano animali di ogni tipo, ratti compresi. Da parte nostra stiamo sensibilizzando il più possibile gli operatori per quanto riguarda gli orari e le modalità della raccolta dei rifiuti».

Gli fa eco Daniele Lattero di Confederazione degli Imprenditori: «Il problema c’è e va risolto in concerto con la De Vizia, ma vorrei segnalare anche un’altra stranezza, quella degli ingombranti. Per gli esercizi commerciali non è possibile prenotare il prelievo di un rifiuto ingombrante, non esiste alcun protocollo, come invece c’è per il cittadino. Dunque pur pagando molto di più di una normale famiglia l’esercente ha un importante servizio in meno».
FUORI DAL CORO – Di parere diverso è Tobia Falcetti referente di Assimpresa. «Come Assimpresa non ho avuto alcuna segnalazione sulla problematica – fa sapere Falcetti – anzi invito i nostri associati, ma anche chi non lo è, di presentarci eventuali disservizi presso la nostra sede di via Merone, Assimpresa nasce proprio con la volontà di far crescere il commercio e la città».