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In arrivo a Pozzuoli la tassa di soggiorno: da 50 centesimi a 3 euro per i turisti che pernottano in città

In arrivo a Pozzuoli la tassa di soggiorno: da 50 centesimi a 3 euro per i turisti che pernottano in città
  • Pubblicato15 Dicembre 2023

POZZUOLI – In arrivo a Pozzuoli la tassa di soggiorno “flessibile” per i turisti che soggiorneranno nelle strutture ricettive della città. È la misura che sta mettendo in campo l’amministrazione comunale che, sulla scia di quanto già accade in altri comuni a vocazione turistica, vuole fare cassa e reinvestire gli introiti in attività di sviluppo e marketing territoriale. Secondo i dati Istat del 2022 il totale degli esercizi alberghieri ed extra censiti nella città di Pozzuoli è pari a 68 per un totale di 3745 posti letto disponibili. Numeri che, secondo una stima fatta dagli uffici comunali, consentirebbero di ottenere un’entrata extra di circa 400mila euro annui.

LA TASSA VARIABILE – Il progetto “tassa di soggiorno” è al vaglio della commissione regolamenti del comune di Pozzuoli che dopo aver stilato la bozza la invierà alla Giunta per l’ok attraverso apposita delibera. Terzo e ultimo step sarà infine l’approvazione da parte del consiglio comunale. Seguirà poi la messa in rete di tutte le strutture ricettive attraverso un’apposita piattaforma software che dovrà gestire gli accessi. L’obiettivo è di applicare la tassa si soggiorno a partire dall’estate 2024. L’idea di base, sulla quale si sta lavorando, è quella di istituire una tariffa che varia da 50 centesimi fino ad arrivare a 3 euro a persona per ogni notte di soggiorno a seconda della tipologia d’alloggio e delle stelle dell’albergo. L’importo da pagare, infatti, sarà commisurato alla struttura e ai servizi da essa offerti: si va dalla classificazione delle stelle, per quanto concerne gli hotel, fino alla metratura delle strutture extra-alberghiere come residence, case vacanza, Bed & Breakfast e agriturismi. Diverse fasce di cittadini saranno esentate dal pagamento, tra cui i minori di dieci anni, i pazienti destinati a strutture ospedaliere e i rispettivi accompagnatori, i membri delle forze dell’ordine e della protezione civile in servizio e i portatori di handicap.