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Gente in strada, bimbi in lacrime, malori e fuga da Pozzuoli: è la notte più lunga e buia

Gente in strada, bimbi in lacrime, malori e fuga da Pozzuoli: è la notte più lunga e buia
  • Pubblicato20 Maggio 2024

POZZUOLI – «Papà non voglio morire» ha detto un bambino mentre in lacrime si guardava intorno. Pochi attimi prima la terza potente scossa aveva seminato il panico a Pozzuoli. Gente in strada di corsa, le porte delle abitazioni lasciate aperte per correre verso un posto sicuro. Anche in strada, però, nessuno si sente al sicuro a causa dei continui boati e della terra che trema sotto i piedi. I volti sono tesi, tante le lacrime. Accanto alla fontana dei “quattro cannelli”, in piazza della Repubblica, una delle tante tenere immagini: una madre stringe a se, con tutta la forza che ha, le due sue bimbe. La tensione è palpabile, come il senso di impotenza che accomuna tutti. «Mi sono sentita impotente a vedere mia figlia piccola aggrappata sotto al tavolo che urlava mamma mamma». 

MALORI – Dopo la scossa 3.9 delle 21:46 c’è stata la fuga dalle case. In via Roma è stato necessario l’intervento di un’ambulanza per assistere alcuni anziani. Altri sono stati aiutati a lasciare le proprie case presi in braccia dai vicini. Il tutto avveniva mentre altre scosse facevano tremare tutta Pozzuoli, nessuna zona esclusa. Dalla Solfatara a via Napoli, da Licola a Monterusciello, Toiano, via Campana, tutti sono sui marciapiedi, sui muretti, nei cortili, nelle piazze. In tanti, tantissimi dormiranno nelle auto.

LA PAURA – Diversi sono anche gli edifici lesionati, dove i residenti sono stati costretti ad andare via. Spontanea è la fuga da Pozzuoli, da dove si scappa verso zone più tranquille. Chi ha una seconda casa è già andato via, per gli altri sono in corso le operazioni per l’allestimento di quattro aree di accoglienza. Cosa che non accadeva da 40 anni. «Queste scosse sono le più forti di sempre, negli anni ottanta non sono state così forti» racconta Don Antonio, 87 anni, seduto in piazza della Repubblica. Alle 23:30 la terra trema ancora, mentre Pozzuoli si appresta a vivere la notte più lunga e buia.