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ESCLUSIVA/ La collera del commissario di Monte di Procida contro il Pugliese-day. Lettera di richiamo ai sindaci flegrei: «Il Sig. Peppe è un cittadino qualsiasi»

ESCLUSIVA/ La collera del commissario di Monte di Procida contro il Pugliese-day. Lettera di richiamo ai sindaci flegrei: «Il Sig. Peppe è un cittadino qualsiasi»
  • Pubblicato26 Marzo 2024

MONTE DI PROCIDA – Hanno sgranato gli occhi i sindaci quando dai loro uffici del protocollo si sono visti recapitare la lettera di protesta da parte del commissario straordinario del comune di Monte di Procida, Giovanni Lucchese, insidiatosi 5 mesi fa al posto dell’allora sindaco Peppe Pugliese sfiduciato dalla sua maggioranza. Oggetto del documento: “Comune di Monte di Procida, svolgimento di un evento non organizzato dall’Ente e partecipato dai Sindaci dei Comuni di Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Procida”. Nel mirino è finita la manifestazione “Insiem3 per la Città Flegrea” a cui lui, in qualità di commissario straordinario, non è stato invitato nonostante la presenza dei sindaci dei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Procida. Nella lettera Lucchese ha parlato di “sgarbo istituzionale” ritenendo illegittimo il titolo di “candidato a sindaco” dato a Pugliese che viene definito come semplice “cittadino residente” e stigmatizzando lo spirito propagandistico della manifestazione. Il documento – di cui Cronaca Flegrea è in possesso – è stato inviato ai sindaci Manzoni, Della Ragione, Sabino, Ambrosino e per conoscenza anche al Prefetto di Napoli Michele Di Bari.

LA LETTERA – «Lo scrivente, in via del tutto occasionale, – ha avuto modo di venire a conoscenza, da parte di cittadini residenti, qui ricevuti in data odierna, che sul web è stato pubblicato un manifesto rappresentativo dello svolgimento — in questo territorio, nel pomeriggio odierno, presso la Dimora di Gea – di un evento, avente ad oggetto “l’importanza delle sinergie istituzionali per lo sviluppo dei territorio dei Campi Flegrei”, comprendente, com’è noto, anche il Comune di Monte di Procida. Dalla lettura del cennato documento – scrive il Commissario – è facile rilevare l’esclusiva partecipazione delle SS.LL., legittimamente nella qualità, nonché di un cittadino residente in questo territorio comunale, citato quale “Candidato a Sindaco di Monte di Procida”.»

SGARBO ISTITUZIONALE – «Al riguardo, -si legge ancora – spiace far rilevare, in via preliminare, che la mancata partecipazione dello scrivente — ignaro dell’iniziativa organizzata nel territorio di propria competenza, nonché dei soggetti promotori — ha costituito, non solo palese manifestazione di sgarbo istituzionale nei confronti di chi, allo stato, rappresenta, a tutti gli effetti, la Comunità organizzata e globalmente intesa, di Monte di Procida in uno ai medesimi interessi ad essa sottesi ed oggetto dell’evento, ma soprattutto, di aver privato il legittimo Organo istituzionale rappresentativo — nominato dal Presidente della Repubblica a capo di questo Ente — di poter apportare, nella qualità, un eguale ed umile contributo di idee e di collaborazione istituzionale, al pari delle SS.LL. Sul punto, infatti, nulla rileva la citazione, nel manifesto, del Sig. “Peppe Pugliese”, quale cittadino residente in questo territorio comunale ed indicato come partecipante all’evento, nella qualità di “Candidato a Sindaco di Monte di Procida”, significando al riguardo che, cosi come riscontrato agli atti di ufficio nella medesima giornata odierna da parte del Responsabile del competente ufficio elettorale comunale, non è stata presentata da parte di chicchessia — come, peraltro, per legge, non poteva presentarsi, allo stato — alcuna ufficiale formale candidatura alla carica di Sindaco e/o di Consigliere comunale di questo territorio».

IL RICHIAMO – Il commissario poi spiega i tempi e le modalità attraverso cui un aspirante può definirsi candidato a sindaco o al consiglio comunale, “status” che si ottiene solo 28 giorni prima delle elezioni. «Ne consegue, -ha aggiunto Lucchese – per l’effetto, alla luce di tutto quanto sopra delineato, che, solo a conclusione di siffatti adempimenti, inerenti il suesposto iter procedimentale, è possibile venire a conoscenza della legittimazione o meno dei soggetti candidati alle elezioni, quale Sindaco e/o Consigliere comunale dell’Ente interessato alla tornata amministrativa. Pertanto, prima della conclusione, peraltro favorevole, del citato iter procedimentale, nessun cittadino può ritenersi legittimato a presentarsi pubblicamente, quale candidato alla carica di Sindaco e/o Consigliere comunale. Tanto si ritiene di dover rappresentare e rimettere per opportuna conoscenza e nello spirito di sensibilità istituzionale e nell’osservanza della normativa di settore, anche, a S. E. il Prefetto, quale doveroso atto d’ufficio».