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Da mancato consigliere comunale a deputato, l’incredibile ascesa di Antonio Caso: «Faremo un’opposizione dura alla Meloni» – L’INTERVISTA

Da mancato consigliere comunale a deputato, l’incredibile ascesa di Antonio Caso: «Faremo un’opposizione dura alla Meloni» – L’INTERVISTA
  • Pubblicato30 Settembre 2022
Antonio Caso

POZZUOLI – Da Pozzuoli a Roma: Antonio Caso è stato eletto alla Camera. E con lui la città flegrea torna ad avere un deputato a Montecitorio. Il 38enne, ricercatore universitario ed ex consigliere comunale a Pozzuoli, ha incassato 77.449 voti. È stato eletto con il Movimento Cinque Stelle al termine dello scrutinio nelle 419 sezioni del collegio uninominale 1 della circoscrizione elettorale Campania 1.

Antonio, sei pronto per andare a Roma? Hai già preparato le valigie?
«Non ancora, ho una settimana di tempo per preparare i bagagli. La partenza è prevista per lunedì 10 ottobre. Farò comunque il pendolare e non mi trasferirò definitivamente».

Come hai festeggiato il risultato ottenuto alle urne?
«Appena abbiamo saputo i risultati ci siamo riuniti nella nostra sede con tutti gli attivisti e i rappresentanti di lista dei seggi. Abbiamo inoltre organizzato un evento che si terrà il prossimo 15 ottobre nella tensostruttura di Villaricca con tutti gli attivisti del collegio».

Alle scorse elezioni comunali – sia a Pozzuoli dove ti sei candidato a sindaco che in altri Comuni – è stato registrato un vero e proprio flop del Movimento Cinque Stelle. Oggi si può parlare di una vostra rivincita?
«I meccanismi elettorali sono diversi. Nelle amministrative il voto è meno libero perché spesso si preferisce un parente o un amico al posto dell’ideologia politica. A Pozzuoli, in particolare, alle scorse votazioni ci sono stati diversi problemi che non sono dipesi da noi e che ci hanno penalizzato e costretto a correre da soli all’ultimo secondo. La cosa più semplice sarebbe stata non provarci proprio, ma abbiamo preferito comunque scendere in campo. Purtroppo non è andata bene, ma saremo ad ogni modo presenti sul territorio».

Hai parlato con Giuseppe Conte dopo la vittoria?
«Non ancora, al momento c’è stato solo un incontro con Roberto Fico e gli altri eletti del Movimento Cinque Stelle in Campania».

Quali saranno le tematiche principali che porterete in Parlamento? C’è un tema che può essere considerato il tuo cavallo di battaglia?
«Sanità pubblica, diritti civili, istruzione. Ci batteremo per queste e altre tematiche che oggi sono più a rischio. L’obiettivo principale sarà anche quello di essere un riferimento del territorio a Roma, accendendo i riflettori su alcune problematiche locali».

Tuo fratello Vincenzo alle elezioni politiche del 2013 è stato eletto deputato nella circoscrizione III Lombardia per il Movimento 5 Stelle. Siete cresciuti a pane e politica in famiglia?
«Sì, mio fratello è stato deputato della XVII legislatura in carica dal 15 marzo 2013 al 22 marzo 2018, ma tra i due sono sempre stato io quello più attivo in campo politico, sin dai tempi della scuola. Vincenzo oggi si è ritirato a vita privata e fa il ristoratore in Liguria».

Un tuo commento sul trionfo del centrodestra e di Giorgia Meloni.
«La sua vittoria era tristemente prevista nei sondaggi. Le proposte di Giorgia Meloni e dell’intera coalizione sono lontane dalla nostra visione politica, soprattutto sul fronte dei diritti civili. La paura più grande è che possano portare avanti la loro idea di autonomia differenziata che al Sud arrecherebbe danni, andando ad ampliare il divario con le regioni del Nord. Il compito nostro sarà quello di fare un’opposizione dura e costruttiva, non demagogica e urlante».