Chiede aiuto al 112 perché minacciato, poi si barrica in casa dove nasconde la droga

GIUGLIANO – E’ altamente probabile che senza quella chiamata al 112, i carabinieri non sarebbero mai arrivati al suo appartamento. O meglio, avrebbero avuto ancora più difficoltà a varcare quella soglia senza l’invito neanche tanto implicito dell’uomo dall’altra parte della cornetta. L’incipit può sembrare confuso e, in effetti, lo è. Perché la storia che racconteremo non è un esempio accademico di linearità.
Facciamo qualche passo indietro. Un uomo chiede aiuto al 112. Ha paura perché qualcuno lo sta minacciando. Nessuna altra spiegazione, la telefonata si interrompe senza che i militari possano chiedere l’indirizzo. Poco male. La macchina delle ricerche parte comunque, nessuno viene lasciato solo. La posizione dell’abitazione di quell’uomo in affanno viene triangolata e una pattuglia mandata immediatamente in soccorso. Quando i carabinieri bussano alla sua porta, la reazione è sorprendente.
BARRICATO IN CASA – L’uomo si barrica in casa. Non vuole aprire. Quella che si apre, però, è una finestra e quella che vola fuori è una busta contenente cocaina. I militari comprendono che la chiamata al 112 è stata probabilmente conseguenza di uno stato di alterazione indotto proprio dagli stupefacenti e provano a convincere l’inquilino a lasciarli entrare. Basterà qualche minuto e la porta si spalancherà. Per quel 50enne non scatteranno solo le varie serrature ma anche le manette. Perché i carabinieri in casa troveranno altre dosi di cocaina, denaro contante, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Tutto da sommare a quei 27 grammi di cocaina lanciati dalla finestra.
Arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio, il 50enne è stato portato in carcere.