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CAMPI FLEGREI/ Decessi nel 2015, male Quarto e Bacoli. A Pozzuoli si muore di meno

CAMPI FLEGREI/ Decessi nel 2015, male Quarto e Bacoli. A Pozzuoli si muore di meno
  • Pubblicato6 Gennaio 2016

dati3CAMPI FLEGREI – In questi giorni è stato lanciato dai quotidiani nazionali un allarme per un anomalo aumento di decessi registrato in Italia nei primi 8 mesi del 2015 rispetto al 2014. In effetti, consultando i bilanci demografici mensili Istat ed elaborandone i dati, si scopre che nei primi 8 mesi del 2015 vi sono stati 45.155 (17.322 uomini e 27.833 donne) decessi in più rispetto allo stesso periodo del 2014 con un incremento percentuale medio pari a 11,3 (+8,99% per gli uomini e +13,46 per le donne). Un fatto sicuramente preoccupante da tenere sotto osservazione, ma che per essere compreso appieno necessita della conoscenza dei dati dell’intero anno, comprensivi dei motivi dei decessi e delle fasce di età dei soggetti coinvolti.

dati2LE IPOTESI – Sono state avanzate diverse ipotesi sulle possibili cause: crisi economica, inquinamento, invecchiamento della popolazione, le condizioni climatiche, ecc. Probabilmente si tratta di un mix di questi fattori, ma ad oggi non è possibile avere certezze scientifiche. Le regioni con l’incremento più elevato sono la Valle d’Aosta (20,07% con 177 decessi in più), la Campania (13,3% con 4.593 decessi in più) e la Lombardia (13,1% con 7.873 decessi in più).

dati1I MORTI NEI CAMPI FLEGREI – La provincia campana con incremento maggiore è quella di Napoli (+14,84%), seguono Caserta (+13,73%), Salerno (+12,76%), Benevento (9,04%) ed Avellino (+8,25%). Cosa accade nell’area flegrea? Premesso che più si scende nel dettaglio e meno i dati risultano significativi (eventuali errori peserebbero molto di più su piccoli numeri), la situazione è quella illustrata in tabella (nelle colonne è riportato il numero di decessi 2015, 2014 e relativa variazione percentuale). L’incremento maggiore dei decessi si registra a Quarto (17,33%), seguono: Bacoli (10,96%), Monte di Procida (8,45%) e Pozzuoli (3,06%). In tutti e quattro i Comuni si ha un picco nel mese di Luglio 2015, probabilmente il forte caldo di quest’anno ha avuto i suoi effetti. (a cura di Luigi Contessa)