Bradisismo, a novembre oltre la metà dei terremoti nell’area della Solfatara e nel golfo di Pozzuoli
POZZUOLI – Bradisismo a Pozzuoli, per gli esperti non ci saranno evoluzioni a breve termine. È quanto emerge dall’ultimo bollettino mensile dell’INGV, secondo cui durante il 2023 la velocità massima di sollevamento del suolo è stata caratterizzata da più variazioni, mentre dagli inizi di novembre il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 10±3 mm/mese. Nel corso del mese scorso nell’area dei Campi Flegrei sono stati registrati 159 terremoti con una magnitudo massima 3.0. Di questi, 136 eventi (circa l’85% del totale) hanno avuto una magnitudo minore di 1.0 o non determinabile a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo; 22 eventi (circa il 14% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9, mentre nessun evento ha avuto una magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9. Un solo evento, infine, (0.6% del totale) ha avuto una magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0. In totale sono stati localizzati 96 eventi (circa il 60% di quelli registrati), ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 3 km e profondità massima di circa 3.5 km.
I DATI – Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 118 cm da novembre 2005, di cui circa 85 cm da gennaio 2016. Nell’ultimo bollettino INGV emerge anche che i valori massimi di temperatura superficiale della serie temporale IR nelle aree di Pisciarelli e Solfatara mostrano una lieve tendenza all’aumento. I parametri geochimici confermano, inoltre, i trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale. Il flusso di CO2 dal suolo nell’area della Solfatara risulta elevato di circa 3500 t/d, valori comparabili a quelli che si ritrovano nel plume di vulcani attivi a degassamento persistente.