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Rione Terra, la denuncia di Pozzuoli Ora: «Basta con gli affidamenti temporanei. Maggioranza ostaggio di qualche consigliere»

Rione Terra, la denuncia di Pozzuoli Ora: «Basta con gli affidamenti temporanei. Maggioranza ostaggio di qualche consigliere»
  • Pubblicato28 Dicembre 2023

POZZUOLI – Nell’ultimo consiglio comunale Pozzuoli ORA, grazie al consigliere Riccardo Volpe, ha proposto a tutta l’assise un ordine del giorno che poneva due impegni precisi: mettere fine agli affidamenti temporanei e presentare un’idea di gestione entro sessanta giorni. «Avevamo proposto due cose – dichiara il Consigliere Comunale Riccardo Volpe – basta con gli affidamenti temporanei sul Rione Terra e 60 giorni per presentare alla città un’idea di gestione. Ma di idee questa maggioranza ne ha evidentemente poche. Imbarazzanti le parole di alcuni consiglieri comunali: “Non ci facciamo dettare i tempi da nessuno”. Dopo un anno e mezzo di amministrazione, sembra una caricatura. La maggioranza, tenuta ostaggio di fatto da qualche consigliere comunale, ha deciso di bocciare il nostro ordine del giorno, benché ampiamente condivisibile da una gran parte di consiglieri comunali. Noi – conclude Volpe – continueremo la nostra strada, per avere risposte chiare sul Rione Terra e per fare in modo che a decidere sia la città e non qualche centro di potere».

LA GESTIONE – A tenere banco, quindi, è ancora il modello di gestione per l’antica rocca, ad oggi affidato in maniera temporanea ad un unico soggetto, che decide con discrezionalità chi e cosa ospitare nelle botteghe e negli altri locali. L’idea di gestione del Rione Terra è chiara per Pozzuoli ORA: fondazione di partecipazione e forte governance pubblica. «Ciò che è successo nell’ultimo Consiglio Comunale – afferma Raffaele Postiglione, portavoce di Pozzuoli ORA – ha del surreale con il Sindaco ha zittito l’Assessore Bandiera, spegnendogli addirittura il microfono, durante la sua esposizione sul futuro modello di gestione dell’antica rocca. Un fatto di per sé già grave, ma che denota l’assenza di un’idea chiara sul futuro del Rione Terra ed è assurdo e inaccettabile se si considera che siamo ad un anno e mezzo dall’insediamento di questa Amministrazione e dal ritiro del bando. Siamo attivi sul tema da oltre 10 anni avendo portato a casa la vittoria contro l’unico gestore. Non molleremo certamente la presa ora. Il Rione Terra è patrimonio comune – conclude Postiglione – e, come tale, dovrà tornare alla vita puntando sulla cultura e sul coinvolgimento delle migliori energie del territorio»