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BACOLI/ Ripulito da erbacce e rifiuti il “Colombario del Fusaro”

BACOLI/ Ripulito da erbacce e rifiuti il “Colombario del Fusaro”
  • Pubblicato25 Febbraio 2016

Colombario 1FUSARO – Sono durate due giorni le operazioni di pulizia e diserbamento del Colombario di via Virgilio, al Fusaro, da tempo in stato di degrado ed incuria. Fino a ieri, l’antico sepolcreto romano risalente al I-II sec d.C soffocava infatti tra rifiuti ed erbacce, che non facevano certo onore ad una delle tante preziose testimonianze storico-archeologiche di questo paese. Circa due settimane fa, inoltre, si è provveduto a mettere in sicurezza anche il muro perimetrale che custodisce il sito archeologico, quasi interamente danneggiato.

Colombario 2UN NUOVO PROGETTO – Il Comune rende noto che il sito archeologico, nei piani dell’Assessore al Turismo ed alla Cultura Gennaro Di Fraia, avrà un ruolo centrale nell’ambito di quella che diverrà la cooperativa di lavoro volta alla valorizzazione e gestione dei siti di interesse storico-culturale insistenti nella frazione del Fusaro. «Con l’impegno dell’assessore Di Fraia abbiamo sottratto da rifiuti e sterpaglie una delle gemme dei Campi Flegrei – ha asserito il Sindaco Della Ragione – E non è finita qui: apriremo finalmente i cancelli. Questo perché insieme alla Casina Vanvitelliana, al Parco ed alle Grotte dell’Acqua, rappresenterà il distretto culturale del Fusaro. A coordinarlo, dopo il supporto delle associazioni, sarà una cooperativa di lavoro. I collegamenti saranno garantiti dal limitrofo stazionamento degli autobus, e dalla stazione Cumana. Il tutto, in un tessuto socio-economico fatto di siti culturali ed attività commerciali – conclude il Sindaco – tra viale Vanvitelli, via Virgilio e via Cuma, strettamente interconnessi tra loro».

RESTANO LE INFILTRAZIONI D’ACQUA – Tuttavia, il solo intervento di pulizia non basta. La conservazione e la stabilità del monumento romano continuano ad essere messe a dura prova soprattutto durante le giornate di pioggia, quando il vano ipogeo, che tra l’altro contiene un prezioso pavimento a mosaico, si riempie eccessivamente a causa delle infiltrazioni di acqua piovana che, impantanandosi all’interno del sito contribuiscono a cancellare le tracce di quel che ieri era. Diverse sono poi le strutture non ancora completamente esplorate.