POZZUOLI/ De Simone critica su Manzoni e Pastore «Contraria a qualsiasi logica spartitoria»
													POZZUOLI – «Con fermezza e senso di responsabilità, annuncio la mia decisione di lasciare il gruppo consiliare “Pozzuoli al Centro” per aderire al Gruppo Misto. È una scelta ponderata, dettata dalla volontà di rimanere fedele ai principi di coerenza e lealtà che hanno sempre guidato il mio impegno politico. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un progressivo deterioramento degli ideali e dei valori che dovrebbero ispirare l’azione amministrativa. Ritengo inaccettabile partecipare a un’amministrazione che sembra più impegnata in operazioni di sopravvivenza politica che nella ricerca di soluzioni concrete ai problemi della nostra comunità.» È quanto fa sapere Lydia De Simone che ha lasciato “Pozzuoli al Centro” dopo l’ingresso del gruppo in maggioranza sugellato dalla nomina ad assessore di Vittorio Gloria, professionista fortemente voluto da Vitale Di Dio.
LE LOGICHE – «Pochi mesi fa, – spiega De Simone, indirizzando le proprie parole al sindaco Gigi Manzoni e al leader di Pozzuoli al Centro Gennaro Pastore – il Sindaco presentava una nuova Giunta, sostenuta da una “nuova maggioranza”, accompagnata da un documento programmatico e da un annunciato, ma mai avvenuto, aggiornamento del DUP. Oggi, di quel progetto non resta nulla. Abbiamo un’altra “nuova” Giunta, un’altra “nuova” maggioranza e forse un altro documento — o magari lo stesso di allora — che nessuno ha mai avuto modo di leggere. Così come allora, ribadisco oggi la mia contrarietà a qualsiasi logica spartitoria o di mera gestione del potere. I cittadini che si sono recati alle urne meritano rispetto e non continui comunicati che parlano di nuovi percorsi che di concreto non hanno nulla, se non l’esigenza di giustificare imbarazzanti “dietrofront”. È per loro, e per il mandato che mi hanno affidato, che scelgo di essere opposizione e non minoranza. Mi opporrò con determinazione alla superficialità e all’arroganza che caratterizzano questa amministrazione e farò un’opposizione intransigente, fondata su valori che non intendo sacrificare.»
                        
                        



						
						
						
						
						



















