POZZUOLI – La sera del 6 settembre del 2008 Giuseppe Minopoli, guardia giurata, veniva ucciso durante un tentativo di rapina a Monterusciello. Due malviventi fecero irruzione all’interno della pizzeria “Antichi Sapori” in via Allodi al termine di una festa. Era sabato sera, l’obiettivo era l’incasso. Minopoli era seduto nei pressi della cassa quando, durante il raid, tentò di fermare i rapinatori che si erano avventati sul titolare dell’attività commerciale. Quel gesto gli costò però la vita: uno dei due malviventi gli puntò la pistola contro e fece fuoco. Poi la fuga. Per Giuseppe Minopoli, per tutti “Pino”, all’epoca 37enne, non ci fu nulla da fare. Spirò poco dopo nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale del 118 giunto sul posto.
GLI ASSASSINI – Oggi, dopo 17 lunghissimi anni, gli autori di quell’omicidio sono ancora liberi. Nel corso degli anni alcuni pentiti di camorra hanno indicato i presunti autori ma, ad oggi, nulla è stato ancora fatto e la famiglia della vittima attende ancora giustizia e verità. A parlare nel 2009 fu Francesco De Felice “All’epoca ero ancora detenuto e quindi conosco i fatti solo per sentito dire. – disse De Felice ai magistrati – Ho saputo che a fare la rapina sono stati Ferdinando Aulitto e il fratello Gennaro Sannino .…omissis…Ho sentito parlare di questa vicenda allorquando sono stato scarcerato, mentre mi trovavo nel garage del Pagliuca, dove ci riunivamo a chiacchierare. In quell’occasione, nel garage ci trovavamo io, Pagliuca Salvatore, De Felice Raffaele e Alfano. L’episodio mi fu raccontato da Pagliuca Salvatore, che ne era venuto a conoscenza da un testimone oculare. Del resto, i due fratelli Aulitto/Sannino sono coloro che compiono rapine a Pozzuoli.”. Accuse a cui, nel corso degli anni, non sono seguiti riscontri oggettivi: i due indicati, che oggi sono detenuti per altri reati di camorra, non sono mai stati indagati per l’omicidio Minopoli.
IL RICORDO – Alla memoria di Giuseppe Minopoli è stata dedicata la piazza che sorge tra via Modigliani e via Severini, a Monterusciello, quartiere dopo “Pino” è cresciuto ed ha vissuto gran parte della sua vita (nella foto di copertina il padre, Luigi Minopoli, durante la cerimonia di intitolazione)