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POZZUOLI/ Del Vaglio dice no al nuovo gruppo del PD in consiglio comunale “Operazione di palazzo”

POZZUOLI/ Del Vaglio dice no al nuovo gruppo del PD in consiglio comunale “Operazione di palazzo”
  • Pubblicato22 Maggio 2025

POZZUOLI – «In queste ore, bonariamente, qualcuno mi ha fatto notare che “sono rimasta col cerino in mano”. Il riferimento è, naturalmente, alla scelta di restare all’opposizione in Consiglio, senza ruoli, anche a fronte della ricomposizione del Partito Democratico come nuova forza politica di maggioranza.» È quanto fa sapere Marzia Del Vaglio, consigliere di opposizione e dirigente nazionale del Partito Democratico in merito alla nascita del nuovo gruppo consiliare dem di Pozzuoli «É il lume della ragione, ho risposto. Il solo possibile per chi attribuisce valore al proprio percorso.» ha detto la Del Vaglio in merito alla sua di non aderire alla nuova compagine che sarà ufficializzata durante la prossima Assise.

LA SCELTA – «La mia è una storia di militanza nel PD di Pozzuoli. – ha aggiunto – Quando nel 2022 quella comunità si è infranta contro personalismi e divisioni, molti di noi si sono trovati a fare i conti con i propri fallimenti. Mi assumo, oggi per sempre, la mia quota parte di responsabilità: quel giorno ho scelto i miei compagni di viaggio, anche sapendo di poter essere chiamati a rinunciare al partito. L’ho fatto perché pensavo – e ne sono tuttora convinta – che il futuro di una città passa dalla qualità della sua classe dirigente. Il resto è triste storia della nostra città. Il resto è individualismo e livore. Da quel giugno 2022, é proprio al Partito Democratico che ho chiesto, dentro e fuori dalla sede congressuale, di tornare a costruire, a essere motore propulsivo del rinnovamento tramite il coinvolgimento della città su una nuova piattaforma programmatica e il superamento di vecchie logiche. Semplicemente questo non è avvenuto.»

L’OPERAZIONE – Infine Del Vaglio, che resta nel PD in quanto membro dell’assemblea nazionale e vicina alla segretaria Elly Schlein manifesta le proprie perplessità sulla nascita della nuova maggioranza «Non mi convince quindi questa nuova operazione di palazzo avulsa da qualsiasi coinvolgimento e prospettiva della città.- spiega – Non mi convince la tempistica, mentre Pozzuoli resta intrappolata nelle proprie paure. Fuori da un documento politico fantasma che non è mai stato condiviso, restano le divisioni, l’ostracismo, la falsità di chi richiama l’unità e, di notte, avvelena i pozzi del dibattito politico. Resta una compagine elettorale esclusivamente volta a garantire la rielezione al suo Sindaco. Pozzuoli merita di più. Serve una politica che torni ad appassionare. Serve costruire una piattaforma programmatica nuova, che metta al centro la visione della città e ricostruisca processi democratici. È tempo di tornare a discutere di patrimonio archeologico e turistico, di periferie. In città, non solo in consiglio. È tempo di ragionare davvero sul bradisismo, fuori dai proclami e dalle inutili contraddizioni. È tempo delle domande, di tornare a chiederci come valorizzare il commercio, favorire lo sviluppo, di come declinare la sostenibilità ambientale nella nostra città. Il futuro apparterrà a chi saprà rispondere a queste domande. Dentro e fuori da quel Consiglio Comunale, dentro e fuori dai partiti. È questa la sola sfida che oggi, in questo disastro, mi sento di cogliere.»