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TRAGEDIA IN TANGENZIALE/ Omicidio o suicidio? Il giallo si infittisce

TRAGEDIA IN TANGENZIALE/ Omicidio o suicidio? Il giallo si infittisce
  • Pubblicato26 Luglio 2015
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Livia Barbato e Aniello Mormile in uno dei loro scatti

di Violetta Luongo
POZZUOLI –
Pochi minuti, cinque chilometri in contromano e tre vite spezzate per sempre. Un venerdì notte finito in tragedia. Aniello Miranda, marito e padre, come ogni giorno si era svegliato col buio per andare al lavoro, come sempre stava attraversando la solita strada, per giungere nel Casertano dove era titolare di una ditta di trasporti di bevande, ma non ci arriverà mai. Livia Barbato, 22enne, amante della fotografia, dell’arte e appassionata dei suoi studi all’accademia di Belle Arti, tutti la conoscevano come Lilly Bartok, il nome usato per firmare le sue opere immortalate dall’obiettivo fotografico, e poi c’è lui, l’unico sopravvissuto di quella notte di follia, Aniello Mormile, puteolano 29enne, musicista e amante della tecno music.

 

IL WEB SCATENATO CONTRO MORMILE – I due avevano trascorso la serata in uno noto locale di Pozzuoli, Mormile, Nello K, così conosciuto nell’ambiente dei dj, era stato l’intrattenitore della serata dedicata alla “silent disco”, poche ore prima, tramite i social network, avevano invitato amici e conoscenti al locale. Ora quelle pagine di Facebook sono tutte contro Mormile, infiniti i commenti pieni di offese, improperi, condanne, accuse, contro il 29enne che poco prima delle cinque ha “condannato a morte” due persone. Ora gli investigatori stanno cercando di capire il motivo di quella inversione a U sulla Tangenziale, il giovane era sotto l’effetto dell’alcol, risultato di molto superiore ai limiti di legge ma troppi i misteri che avvolgono la triste storia che ha sconvolto tutti.

 

TROPPI I DUBBI DA CHIARIRE – Un giallo pieno di incognite, infittite anche dalle immagini diffuse dalla polizia stradale, quel video shock che ha fatto il giro di Italia, che racconta quei pochi minuti prima del fatale scontro: l’inversione a U che sembra fatta con lucidità, senza tentennamenti e incertezze, i fari accesi e poi spenti. Tutti si chiedono cosa sia successo: omicidio, suicidio, un voler sfidare la morte a tutti i costi, far spaventare Livia dopo un litigio, tanti, troppi i dubbi, le incognite racchiuse in quei pochi e terribili istanti. L’unico che conosce la verità, i motivi di quell’assurdo gesto è Mormile, tra pochi giorni sarà interrogato, ora è piantonato dalla polizia in un letto d’ospedale, accusato di duplice omicidio colposo.