SALUTE/ I bambini e quella tosse che non passa: consigli e rimedi

SALUTE – Se il 2019 sarà ricordato per la pandemia da Covid-19, sicuramente la primavera del 2023 sarà ricordata per i focolai da streptococco di tipo A che hanno colpito le scuole, soprattutto nell’area flegrea. Tra marzo e giugno diverse sono state le scuole in tutta Italia (Sicilia e Lazio) che hanno chiuso temporaneamente in via precauzionale, i primi sintomi che hanno manifestato i bambini della scuola dell’infanzia sono stati: febbre, mal di gola, arrossamenti cutanei e tosse, complice la faringite da streptococco di tipo A. Nelle farmacie di Pozzuoli, per un periodo di tempo, sono stati irreperibili i tamponi per la diagnosi della patologia nonché alcuni farmaci come la Tachipirina , l’amoxicillina e l’ibuprofene.

I CONSIGLI – Ancora oggi molti bambini, reduci anche dai campi estivi scolastici, si portano strascichi di infezioni delle vie aeree come tosse e muco. Cosa fare allora? Se compare la febbre indubbiamente è necessario chiamare il pediatra e valutare una terapia antibiotica, soprattutto se le secrezioni mucose sono giallastre. Se invece quello che preoccupa sono la tosse e la rinite (raffreddore) bisogna procedere con i lavaggi nasali che permettono al piccolo paziente di espellere il muco che, annidandosi nelle alte viene aeree, è il primo responsabile della tosse. Ultimo ingrediente per fugare ogni preoccupazione è la pazienza: durante le vacanze estive i bambini non sono più confinati in ambienti chiusi con bambini malati, ergo è totalmente scongiurato il pericolo delle continue riacutizzazioni dei sintomi. Adesso tocca all’aria di mare e al sole fare il proprio ruolo: restano la migliore medicina.