Close
Cronaca Primo Piano

Rapina con ostaggi all’Asl di Bacoli-Monte di Procida «Per un’ora chiusi in una stanza»

Rapina con ostaggi all’Asl di Bacoli-Monte di Procida «Per un’ora chiusi in una stanza»
  • Pubblicato30 Ottobre 2020

MONTE DI PROCIDA – Medici, dipendenti e utenti tenuti in ostaggio durante una rapina andata in scena ieri al distretto 35 dell’Asl Napoli 2 Nord di Monte di Procida-Bacoli. In azione, poco dopo le 15, una banda composta da 4 persone che ha fatto irruzione nell’edificio pochi minuti dopo l’orario di chiusura al pubblico. I dipendenti dell’ufficio amministrativo se li sono trovati all’improvviso davanti, dopo che due rapinatori avevano scassinato una porta sul retro. Una volta dentro, hanno minacciato i presenti (in tutto una decina tra cui 3 cittadini che stavano per andare via) con una pistola e li hanno rinchiusi in una stanza, il tempo necessario per scassinare due casse automatiche utilizzate per pagare il ticket.

IL RAID – «State tranquilli, non vi facciamo niente, dobbiamo prendere i soldi dalle macchinette». Il raid è durato circa un’ora: mentre due sventravano i dispositivi con flex e arnesi da scasso, due facevano da palo all’esterno. Poi la fuga verso via Cappella con un bottino di circa 500 euro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Pozzuoli che hanno ascoltato le testimonianze delle vittime e avviato indagini.

LA DENUNCIA – Dopo la rapina è montata la polemica per la mancanza di vigilanza in zona e soprattutto dentro e fuori il presidio dell’Asl che abbraccia i due comuni di Bacoli e Monte di Procida, dove dipendenti e operatori sanitari hanno chiesto maggiori controlli.