QUARTO/ Punizione per uno ‘sgarro’ d’amore, imprenditore arrestato dopo 15 anni

QUARTO – Chiede al clan di punire l’amante dell’ex nuora, arrestato e rinchiuso in carcere dopo 15 anni. Gennaro Di Razza è accusato di essere il mandante della gambizzazione avvenuta nel 2008 a Quarto ai danni di un cittadino straniero. Il noto imprenditore attivo nel campo della ristorazione e intrattenimento è stato arrestato dai carabinieri della sezione operativa di Giugliano in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Napoli. Il 74enne, ritenuto vicino al clan Polverino, avrebbe ordinato una ‘spedizione punitiva’ nei confronti di Omar Memedoski, all’epoca 28enne, per aver intrattenuto una relazione extraconiugale con l’ex moglie del figlio. Il cittadino straniero fu ferito il 19 dicembre 2008 a colpi di pistola in pieno centro cittadino, precisamente nei pressi di un negozio di alimentari in via Santa Maria, a Quarto. Già il 18 ottobre 2008 era stato messo a segno un primo tentativo intimidatorio nei confronti della vittima, ma il piano non andò come previsto: un altro affiliato al clan Polverino fu ferito da un colpo di fucile a canne mozze malfunzionante che trasportava occultato nella cintola dei pantaloni, subendo poi l’amputazione di una gamba.

SPEDITO IN CELLA – Di Razza dovrà scontare 3 anni, 9 mesi e 3 giorni di reclusione per concorso in lesioni personali gravissime, aggravate da metodo e finalità mafiose. Il 74enne attualmente è nel carcere di Secondigliano. Il suo avvocato, Diego Di Bonito, annuncia di presentare un’istanza al Magistrato di sorveglianza, sia per l’età che per lo stato di salute dell’assistito, affinché vi sia la sospensione dell’esecuzione e l’affidamento in prova al Servizio Sociale come uomo libero e non detenuto.