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QUARTO/ Processo ai Polverino, chiesti tre secoli di carcere

QUARTO/ Processo ai Polverino, chiesti tre secoli di carcere
  • Pubblicato14 Marzo 2015

di Alessandro Napolitano

L'ex proprietario del Quarto Calcio, Castrese Paragliola
L’ex proprietario del Quarto Calcio, Castrese Paragliola

QUARTO – Oltre tre secoli di condanne e la confisca di tutti i beni sotto sequestro. E’ questa la richiesta avanzata dal pubblico ministero Marco Del Gaudio,durante la requisitoria nel processo “Polvere”. Che vede alla sbarra 23 imputati, accusati di essere affiliati al clan “creato” dal boss Giuseppe Polverino.

24 ANNI PER “PATANIELLO” – Tra le richieste di condanna più pesanti c’è quella nei confronti di Salvatore Liccardi. Per lui l’accusa ha chiesto ben 24 anni di carcere. Identica la pena chiesta nei confronti di Fabio Allegro, Salvatore Cammarota e Giuseppe Simioli.

NOMI ECCELLENTI – Tra gli imprenditori accusati di essere legati al clan egemone tra Quarto e Marano ci sono l’ex proprietario del Quarto Calcio, Castrese Paragliola ed il costruttore edile Nicola Imbriani. Per entrambi il pm ha chiesto una condanna a 12 anni. Tra gli imputati anche il collaboratore di giustizia Roberto Perrone. Per lui Il pubblico ministero ha chiesto 8 anni di carcere. Per Gaetano Montalto sono stati chiesti 12 anni, 9 per Attilio Cesarano, 20 per Salvatore D’Alterio, 18 per Ciro Manco, 20 per Giuseppe Perrotta e Carlo Nappie 12 per Raffaele Vallefuoco. Quest’ultimo finì in manette in Spagna assieme al al boss Giuseppe Polverino, al termine di un lunga indagine che pose fini alla latitanza di ‘o barone.

ATTESA PER LA SENTENZA –  La sentenza è attesa per la metà di aprile. A leggerla sarà il presidente della Nona Sezione Penale collegio C del Tribunale di Napoli, il giudice Roberto Vescia. Tre le parti civili, il Comune di Quarto, l’associazione antiracket Sos Impresa e l’Aduc, assistiti rispettivamente dagli avvocati Attilio Belloni, Alessandro Motta e Agostino La Rana.