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QUARTO/ Multata un’altra ambulanza: aveva soccorso una 50enne ustionata in casa

QUARTO/ Multata un’altra ambulanza: aveva soccorso una 50enne ustionata in casa
  • Pubblicato26 Ottobre 2023

QUARTO – Un’altra ambulanza multata per eccesso di velocità: stava trasportando in ospedale una 50enne di Quarto che, a causa di un incidente domestico, aveva riportato ustioni sul 60% del corpo. La donna, soccorsa il 19 settembre scorso, è deceduta oggi. L’associazione Croce Italia Area Flegrea ha ricevuto il verbale per aver superato il limite di velocità durante l’intervento di salvataggio: la paziente era stata trasportata in codice rosso al Cardarelli, percorrendo la tangenziale di Napoli. Nulla di diverso rispetto a quanto accaduto lo scorso 5 settembre: anche in questo caso il 118 di Pozzuoli era intervenuto a Quarto per Antonella Iaccarino – la donna alla quale è stata gettata della benzina addosso dal vicino di casa – e si è ritrovato a fare i conti con una multa.

L’APPELLO – A segnalare la vicenda, ancora una volta, è l’associazione” Nessuno Tocchi Ippocrate”, che stamattina attraverso il dottor Manuel Ruggiero ha lanciato un appello al Governo: «Basta burocrazia, tutte le ambulanze del sistema 118 italiano devono essere inserite, con le relative targhe, in un registro di “targhe protette” esenti da verbali per ZTL e sistema Safety Tutor. È chiaro che stiamo parlando dei mezzi di soccorso che sono in convenzione con il sistema del 118 e non di ambulanze utilizzate per altri scopi, come il trasporto di neomelodici per l’inaugurazione di attività o per festeggiare matrimoni ed altri eventi». Una situazione a dir poco paradossale: gli operatori sanitari si trovano a dover affrontare multe mentre cercano di salvare vite umane. Nonostante le sirene spiegate e le luci lampeggianti, le sanzioni continuano infatti ad arrivare. «È difficile rispettare il limite degli 80 chilometri orari imposto sulla Tangenziale di Napoli dal sistema Safety Tutor, soprattutto per un codice rosso. Le ambulanze di Pozzuoli vanno a Napoli per tre tipologie di pazienti: politraumatizzati; ustionati e bambini. Si tratta di interventi di massima urgenza – prosegue il presidente del sodalizio – . Il Governo di deve ascoltare, questo non è solo un problema locale. Noi ci stiamo battendo, infatti, perché tutte le ambulanze d’Italia abbiano questa ‘immunità’».