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Cronaca In Evidenza Quarto

QUARTO/ Medico di famiglia minacciato in ambulatorio e difeso dai propri pazienti

QUARTO/ Medico di famiglia minacciato in ambulatorio e difeso dai propri pazienti
  • Pubblicato30 Maggio 2023

QUARTO – Attimi di tensione e paura si sono vissuti in uno studio medico di Quarto teatro di insulti al personale da parte di una paziente esagitata a cui era stato chiesto di attendere il proprio turno. Invito che non è stato gradito da madre e figlio che dopo spintoni e minacce, sono stati fermati solo grazie all’intervento degli altri pazienti presenti all’interno dell’ambulatorio di medicina generale. É quanto ha denunciato all’Adnkronos Salvatore Caiazza, dottore di famiglia e sindacalista della Fimmg Asl 2.

LA DENUNCIA«Non è la prima volta che accade. E sono moltissimi i casi in cui i colleghi non denunciano, soprattutto per paura. Quando ti dicono ‘so dove trovarti’, ‘conosco la tua famiglia’, è comprensibile lo spavento. -ha raccontato Caiazza- Non a caso, in questo episodio, sono stati proprio gli altri pazienti a difendermi. Ma è anche vero che negli ultimi anni abbiamo avuto esperienza di pazienti che hanno preso i nostri studi per piazze o stadi dove sfogare la frustrazione per i disservizi della sanità. I nostri ambulatori sono aperti a tutti, senza pagare nulla, sono quindi il luogo più facile a cui accedere non solo per chi cerca risposte di salute, ma anche per queste persone pericolose.»

I MOTIVI – «Stavo visitando un paziente e ho iniziato a sentire urla dalla sala d’aspetto. -ha proseguito il medico-  Sono accorso e ho trovato un uomo che minacciava le mie collaboratrici poiché gli avevano detto di aspettare per il ritiro di una certificazione medico-legale che avevo preparato per la madre, la quale inveiva anch’essa contro le segretarie. Nel difendere le mie dipendenti, ho subito minacce in un crescendo, arrivando quasi alle mani addosso. La stessa paziente, lunedì della settimana scorsa, aveva già creato problemi in sala d’aspetto, sempre perché non voleva aspettare regolarmente il suo turno e si era fatta spalleggiare da un altro familiare che la accompagnava, ma si era trattato di un episodio senza conseguenze».