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QUARTO/ Manifesti “di famiglia”, la polemica non si placa: replicano il sindaco e suo marito

QUARTO/ Manifesti “di famiglia”, la polemica non si placa: replicano il sindaco e suo marito
  • Pubblicato25 Settembre 2015
Il sindaco Rosa Capuozzo
Il sindaco Rosa Capuozzo

QUARTO – «E’ una questione di opportunità politica. Si propongono come elemento di discontinuità rispetto al passato, ma poi commettono errori grossolani, tra l’altro dopo poco tempo dal loro insediamento». La polemica scoppiata all’indomani della “scoperta” che il Comune abbia commissionato la stampa di manifesti istituzionali alla tipografia del marito del sindaco Capuozzo, ad intervenire è anche la segreteria metropolitana del Partito Democratico. A parlare è il numero 2 dei dem napoletani, Toti Lange, vicesegretario metropolitano del Pd e commissario cittadino del partito a Quarto.

LA RISPOSTA DEL SINDACO – A difendere l’operato di via De Nicola, invece, è stato lo stesso primo cittadino che ha spiegato: «La cosa ha destato più di un sorrisino agli stessi dipendenti del Comune che da anni conoscono la ditta di Ignazio Baiano (marito di Rosa Capuozzo, ndr) scelta per un paio di generazioni già dalle precedenti amministrazioni, in quanto capace del miglior servizio riguardo alla tempistica di consegna, nonché del miglior prezzo sul mercato cittadino». Il sindaco, poi, ha ritenuto le accuse rivoltele dal consigliere Luigi Rossi “fuorvianti per quanto riguarda ilo presunto conflitto di interesse, aggiungendo che l’occasione sia stata: «utilizzata con tutta probabilità solo per creare rumors mediatici e provare a gettare il solito fango sulla gestione di un’Amministrazione che dà massima trasparenza ad ogni atto o iniziativa. Non è la prima volta che capita di ricevere sterile astio da membri di opposizione del Consiglio Comunale in carica che dovrebbero iniziare invece a giustificare al proprio elettorato la loro reiterata assenza dagli scranni dell’aula consiliare e dalle riunioni delle commissioni in cui dovrebbero impegnarsi a portare proposte ed idee».

IL MARITO DELLA CAPUOZZO – Sul caso abbiamo sentito anche il secondo “protagonista” della vicenda, lo stesso Ignazio Baiano: «Sono 20 anni che eseguo lavori per il Comune, non ci sono mai stati problemi di sorta. Si tratta di un lavoro di appena 50 euro e non capisco tutte queste polemiche». La querelle ha poi fatto “svegliare” anche i democratici locali che riunitisi sotto una non meglio specificata “reggenza” hanno attaccato ancora la fascia tricolore.

L’ATTACCO DEL PD NAPOLI – «Il sindaco Capuozzo continua a favorire parenti in incarichi e lavori per il Comune di Quarto. Dopo il vicesindaco Perotti, fratello di un consigliere comunale, ora il sindaco assegna alla tipografia Baiano, di proprietà anche del marito, la stampa di manifesti per conto del Comune. A noi del Pd di Quarto, ci sorge il dubbio, visto che la stessa esercita la professione di avvocato, ma ci è o ci fa? Innanzitutto, una questione di opportunità e deontologia obbligherebbe alla massima trasparenza, come viene declamata, dai pentastellati che per molto meno, attaccano in maniera violenta i propri avversari politici. Dare un incarico ad un familiare è inopportuno e contro ad ogni principio morale. Nel momento in cui si decide di accettare l’incarico di sindaco, lautamente retribuito, sia pur ci fossero rapporti pregressi di aziende familiari, vanno cessati immediatamente. Il Pd di Quarto valuterà se agire legalmente a difesa delle imprese e dei cittadini della nostra città. Se fosse dimostrato il fatto, il sindaco dovrebbe trarne le conclusioni politiche e dimettersi per avere offeso la dignità e il decoro delle Istituzioni».