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Cronaca Primo Piano

POZZUOLI/ Verdura avvelenata, è psicosi: 10 intossicati, un 44enne in rianimazione e quintali di spinaci sequestrati – LE FOTO

POZZUOLI/ Verdura avvelenata, è psicosi: 10 intossicati, un 44enne in rianimazione e quintali di spinaci sequestrati – LE FOTO
  • Pubblicato6 Ottobre 2022

A cura di Tiziana Casciaro e Gennaro Del Giudice

Il bancale sequestrato

POZZUOLI – Avvelenamento da mandragora, dieci persone intossicate. Tre le famiglie coinvolte: una di Pozzuoli, una di Monte di Procida e un’altra di Quarto. Ma il numero potrebbe salire nelle prossime ore. Quella che sembrava essere, infatti, una storia circoscritta al territorio flegreo supera in realtà i confini della Campania e si espande a livello nazionale. La verdura velenosa, confusa e venduta come spinaci o biete, proviene anche dall’Abruzzo. La mandragora è stata acquistata – sfusa e non imbustata – in diversi negozi nei comuni di Quarto e Monte di Procida, che a loro volta si sono riforniti presso i mercati ortofrutticoli di Pozzuoli e Volla. Nella tarda mattinata, proprio al mercato ortofrutticolo all’ingrosso di via Fascione di Pozzuoli, è stato bloccato un quintale di verdura che sarà poi sottoposto a controlli. La partita è stata comprata da un grossista flegreo a Volla, ma proviene da un’azienda agricola di Avezzano (Abruzzo).

Carabinieri al mercato

SPINACI BLOCCATI – I carabinieri delle stazioni dell’area flegrea insieme ai militari del Nas di Napoli, hanno avviato accertamenti nei negozi di ortofrutta in cui le tre famiglie coinvolte hanno fatto la spesa di frutta e verdura. Le indagini dei militari continuano in sinergia con il personale specializzato delle ASL competenti territorialmente. Si sta percorrendo la filiera di distribuzione per rintracciare i lotti verosimilmente a rischio mandragora. Da quanto accertato finora alcuni dei lotti sono stati commercializzati da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio (SA) e appunto Avezzano (AQ). Le ASL territorialmente competenti hanno sottoposto l’alimento a blocco ufficiale ai sensi dell’art. 137 e 138 del Reg. UE 625/17 per effettuare campionamenti e analisi. L’obiettivo è comprendere le dimensioni del fenomeno oltre che arginarlo.

I RICOVERATI – Intanto in tutta l’area flegrea è scattata una vera e propria psicosi. Diramata l’allerta anche in tutti gli altri ospedali per eventuali pazienti che si presentassero al triage o fossero ricoverati con sintomi simili – tra cui le allucinazioni – a quelli dei pazienti dell’ospedale di Pozzuoli. Un 86enne è ancora ricoverato in Medicina d’urgenza nel nosocomio flegreo, mentre altre tre persone restano in osservazione perché manifestano come sintomo quello delle pupille dilatate. Gli altri pazienti sono rientrati a casa. Nell’ospedale di Giugliano un 44enne è in prognosi riservata: l’uomo ha avuto una perdita di conoscenza ed è rimasto soffocato dal suo vomito.

LA MANDRAGORA – La mandragora è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee, che contiene degli alcaloidi altamente tossici che portano a una sindrome centrale da intossicazione dovuta a sostanze atropino-simili. I sintomi sono confusione mentale, vertigini, nausea, diarrea e malessere generale, ma in mancanza di un rapido intervento possono arrivare fino al coma e alla morte. Non sono pochi in Italia i casi di intossicazione da mandragora (o mandragola, come fu chiamata da Machiavelli). La pianta – velenosa e potenzialmente mortale – può essere confusa facilmente anche con la bietola e con la borragine. Veniva usata perlopiù nel Medioevo, quando si riteneva che avesse caratteristiche magiche, e nella letteratura storica e cinematografica. Sono molti i riferimenti a questa pianta anche nella letteratura “non scientifica”, con una serie di leggende legate al suo utilizzo ad esempio da parte delle streghe.