POZZUOLI – «Questa è la democrazia partitica rovesciata di Europa Verde in regione a Pozzuoli e non solo. Scorrendo le pagine dei giornali si apprende che, per esempio, nelle Marche il consigliere che non rispetta il codice etico viene espulso dal partito. Mi riferisco al Art 3 e 22 del codice etico del partito la dove l’Art 3 recita: il codice etico ha lo scopo di garantire che tutte e tutti coloro che rappresentano la Federazione dei Verdi, in ogni ordine e grado di rappresentanza e su tutto il territorio nazionale, abbiano una condotta ispirata a principi di correttezza e di legalità, di onestà e di buona fede, e al rispetto innanzitutto della Costituzione italiana e delle leggi ordinarie e speciali». Parte con una lunga premessa il duro attacco di una parte degli iscritti al partito dei Verdi a Pozzuoli nei confronti del consigliere comunale Gennaro Andreozzi.
LA RICHIESTA – Il documento è stato sottoscritto dai tesserati Umberto Mercurio e Marcello Mirata in rappresentanza di circa 200 iscritti al partito puteolano «Mentre l’Art 22 recita che I/le rappresentanti della Federazione dei Verdi, in qualsiasi consesso si trovino, praticano un comportamento ispirato alla trasparenza nei confronti di tutti i cittadini (elettori e non) attraverso la comunicazione periodica dell’attività politica e amministrativa e delle scelte politiche o partitiche detto ciò la questione e questa: Gennaro Andreozzi firma un documento dove si mette a rischi la tenuta della maggioranza del attuale Amministrazione di cui Europa verde fa parte, vorremmo sapere quel documento da chi e stato avallato ? Dal commissario cittadino Vincente Carlos Migliucci ? Dalla segreteria Provinciale? Dai commissari regionali Angelo Bonelli, Fiorella Zabatta ,Vincenzo Peretti chiedo eravate informati che il capogruppo avrebbe firmato quel documento? Se sì allora siete complici dello sfracello del partito a Pozzuoli, se invece non lo foste e arrivato il momento di mettere nero su bianco le vostre risposte, solo così si farà luce su questo episodio dove in maniera indipendente si prendono decisioni sulla testa degli iscritti . Per questo motivo chiediamo alla segreteria nazionale di intervenire applicando il codice etico così come e avvenuto nelle Marche prendendo seri provvedimenti contro il capo gruppo dei verdi in consiglio comunale Gennaro Andreozzi nel rispetto degli iscritti e della democrazia partitica».