Close
Politica Pozzuoli Primo Piano

POZZUOLI/ Ultimatum a Manzoni: in cinque fanno tremare la maggioranza

POZZUOLI/ Ultimatum a Manzoni: in cinque fanno tremare la maggioranza
  • Pubblicato10 Agosto 2023

POZZUOLI – Tira e tira la corda che prima o poi si spezza. È questo, in sintesi, il messaggio che cinque consiglieri comunali di maggioranza hanno recapitato ieri al sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni (nella foto in alto a sinistra). Un ultimatum in piena regola: fai il rimpasto, manda a casa gli assessori sgraditi e ricompatta la squadra di governo e i gruppi politici. Cosa che Manzoni annunciò ad inizio estate, con la famosa “verifica politica” poi slittata a “dopo il bilancio” e adesso “a dopo l’estate” o addirittura “a Natale”. Ma la pazienza ha un limite e i cinque ieri hanno voluto mettere un punto, pericoloso anche per la prosecuzione della consiliatura Manzoni che dopo 10 anni di governo Figliolia non è iniziata certamente nel migliore dei modi. Il super staff, il “super assessore” Buono, la gestione del verde pubblico, l’insoddisfacente risultato degli eventi estivi costati “un botto di soldi”, le incertezze legate al Rione Terra dopo l’annullamento del bando per il gestore unico, la comunicazione istituzionale che non gira, le informazioni ai cittadini che non arrivano. Insomma tanta carne a cuocere.

LA CRISI – Dal canto suo Manzoni ci mette sostanza, lavora e sbraita, fa lo stakanovista ma la sua squadra di governo non finalizza. L’ora è arrivata. Il diktat è giunto ieri da cinque consiglieri che hanno creato una crepa nella maggioranza. Sono Gennaro Andreozzi dei Verdi (nel secondo riquadro in basso), Lydia De Simone (nel terzo riquadro in alto) e Sandro Cossiga di Pozzuoli Libera (nel secondo riquadro in alto), Gennaro Pastore (nel terzo riquadro in basso) e Vitale Di Dio di Pozzuoli al Centro (nel primo riquadro in basso). Chiedono un rimpasto di giunta e le loro posizioni sono chiare da tempo: fuori Lasorella, Coppola e Buonaiuto, mentre Andreozzi fa vacillare Zazzaro nonostante quest’ultima sia consigliera dimissionaria. A tirare la giacchetta al sindaco sono anche i suoi, come Salvatore Caiazzo e il suo gruppo politico di riferimento, che stanno facendo pressing per avere una rappresentanza in giunta.

I PERICOLI – Scenari e dinamiche già visti negli anni scorsi all’inizio di ogni consiliatura, ma che non possono comunque essere sottovalutati e presi sottogamba dal sindaco Manzoni visto il peso che ad oggi hanno i cinque nello scacchiere politico locale anche alla luce di una agguerrita opposizione che da inizio consiliatura sta dando filo da torcere a una maggioranza poco esperta. Nella più catastrofica delle ipotesi, se lo strappo sarà insanabile Manzoni potrebbe ritrovarsi i cinque all’opposizione che sulla carta, lo porterebbero 13 a 12, considerate le giravolte di Tozzi e Villani entrati nei fatti in maggioranza. Scenario al momento altamente improbabile. Ma si sa, in politica tutto può accadere.