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POZZUOLI/ Tunnel porto-Tangenziale, Giacobbe: «Opera a cui ho lavorato come Sindaco e consigliere regionale»

POZZUOLI/ Tunnel porto-Tangenziale, Giacobbe: «Opera a cui ho lavorato come Sindaco e consigliere regionale»
  • Pubblicato4 Dicembre 2014
Il coordinatore del Pdl Pozzuoli Pasquale Giacobbe
L’ex sindaco di Pozzuoli, oggi consigliere regionale, Pasquale Giacobbe

POZZUOLI – Dopo la cerimonia di inaugurazione dei primi 385 metri del nuovo tunnel che collegherà il porto di Pozzuoli con la Tangenziale di Napoli, è arrivato il commento dell’ex sindaco di Pozzuoli (oggi consigliere regionale) Pasquale Giacobbe che nel 2008 presentò il mastodontico progetto oggi in fase di realizzazione. «Lo sblocco della seconda tranche dei fondi per la realizzazione della galleria di collegamento tra la Tangenziale di Napoli ed il porto di Pozzuoli, da parte della Regione, è una grande opportunità di sviluppo economico ed occupazionale per la città di Pozzuoli – ha affermato Giacobbe a margine della visita dell’Assessore Vetrella al cantiere – Quanto realizzato oggi dalla Giunta Regionale è la chiara conferma che quando si ha a cuore la propria terra, ogni ruolo istituzionale è utile per proseguire una sana e positiva azione di governo del territorio. Da sindaco – ha proseguito l’ex Sindaco di Pozzuoli – realizzai il progetto, come riportato dal giornale Cronaca Flegrea, e demmo il via al cantiere, sfruttando la prima parte del finanziamento. Da Consigliere regionale mi sono speso perché quell’opera, cha allora come oggi, ritenevo strategica per la città, non rimanesse incompiuta. Realizzare quest’opera significa far fare un balzo in avanti a tutta l’area flegrea, che attraverso la centralità e la crescita di Pozzuoli, potrà sviluppare economie commerciali ed investimenti imprenditoriali che favoriranno la nascita di nuovi posti di lavoro e renderanno più ricca la città. Oggi è una grande giornata per noi puteolani, e la Regione Campania ancora una volta dimostra massima attenzione per i progetti “veri”, quelli che migliorano la nostra terra».