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POZZUOLI/ «Siamo un beach club» Lido vieta l’ingresso a 4 giovani, scoppia la protesta

POZZUOLI/ «Siamo un beach club» Lido vieta l’ingresso a 4 giovani, scoppia la protesta
  • Pubblicato6 Luglio 2016

la costa di Lucrino-Arco FelicePOZZUOLI – «Siamo un beach club, non potete entrare» Sono queste le parole che si sono sentiti dire quattro giovani che questa mattina si erano recati a Lucrino per fare un bagno. Negati accesso all’arenile, discesa a mare e un posto sulla battigia perchè quella porzione di arenile è un “privé”. «E’ assurdo quanto è accaduto questa mattina al Kora di Lucrino – denuncia Salvatore Maione, consigliere comunale e gestore insieme alla propria famiglia dello stabilimento balneare “Marena Beach” – quei 4 ragazzi sono venuti da noi ed hanno raccontato tutta la loro delusione per il trattamento che gli era stato riservato. E’ inammissibile che qualcuno neghi la possibilità di accedere alle spiagge, noi non siamo i proprietari ma semplici concessionari. Le spiagge sono della gente, del Demanio, noi offriamo dei servizi, poi sta al cliente scegliere se usufruirne o meno».

Salvatore Maione - FLI tra i più attivi oggiLA DENUNCIA – «Tra l’altro quei 4 ragazzi – prosegue Maione – volevano pagare ma gli è stato negato l’accesso perchè all’ingresso gli hanno detto che il Kora è un beach club. Bene, allora ci spiegassero come hanno fatto per diventare un club privato su un suolo pubblico». In giornata Salvatore Maione e diversi consiglieri comunali hanno relazionato l’assessore al Demanio del comune di Pozzuoli, Roberto Gerundo, chiedendo di fare chiarezza e avanzando una proposta per regolamentare gli accessi in spiaggia «Propongo al presidente della commissione regolamenti di prevedere delle sanzioni per coloro che vietano l’ingresso in spiaggia alla gente, l’affissione di cartelli illustrativi all’ingresso di tutti gli stabilimenti balneari e una dicitura chiara e tonda: tutti i cittadini possono avere accesso alle spiagge. A ciò aggiungo un numero verde a cui chiamare per chiedere l’intervento dei vigili. Oggi purtroppo – conclude Maione – vietando anche l’ingresso alla battigia è venuto a mancare il principio dell’accesso libero».

 

 

*Cronaca Flegrea ha contattato telefonicamente la direzione dello stabilimento balneare senza ottenere alcuna risposta in merito. La redazione si rende disponibile per eventuali repliche da parte dei rappresentanti del Kora