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POZZUOLI/ Psichiatra dell’Asl assolto: non ha fatto favori alla camorra

POZZUOLI/ Psichiatra dell’Asl assolto: non ha fatto favori alla camorra
  • Pubblicato30 Giugno 2016

cimPOZZUOLI – Claudio Radente, collaboratore di Gennaro Perrino, lo psichiatra dell’Asl accusato di false perizie a boss della camorra, è stato assolto. Finisce dunque dopo un anno e mezzo l’odissea giudiziaria di uno colleghi di Perrino, considerato pioniere nel campo della psichiatria. Il medico era tra gli imputati al processo con rito abbreviato che vedeva alla sbarra affiliati del clan Mallardo.

CONDANNATO VICIENZO ‘O MALATO – Tra questi Vincenzo D’Alterio, conosciuto come Vicienzo ‘o malato proprio per la sua presunta malattia mentale. Secondo la Dda di Napoli, Radente e Perrino (quest’ultimo imputato in un altro processo, con rito ordinario) – in servizio presso il Dipartimento di salute mentale dell’Asl Napoli 2 Nord – avrebbero diagnosticato una patologia psichiatrica nei confronti di D’Alterio, condannato a 12 anni di carcere. Inoltre, a pesare sulle spalle dei due psichiatri, anche le dichiarazione del collaboratore di giustizia Roberto Perrone, ex boss del clan Polverino. Secondo il pentito, Perrino si sarebbe recato, in compagnia del suo collaboratore, nella residenza quartese dell’ex braccio destro di Giuseppe Polverino per iniziare la pratica che poi avrebbe portato alla stesura di una falsa perizia psichiatrica.

L’INCHIESTA DEL 2015 – Le certificazioni “tarocche” avrebbero poi permesso di godere di particolari benefici carcerari, nonchè la percezione di indennità di invalidità ed accompagnamento. Per Perrone non se ne fece più niente, la pratica non sarebbe mai iniziata e il boss non sarebbe mai stato giudicato insano di mente. Claudio Radente finì nell’inchiesta della Dda di Napoli culminata nel gennaio del 2015 con l’arresto di Perrino. A Radente, invece, non venne applicata alcuna misura cautelare.  Dunque, il medico dell’Asl ne esce con una assoluzione dal processo che vedeva alla sbarra, come detto, Vincenzo D’Alterio ed altre 19 persone.