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POZZUOLI/ Protesta dei disoccupati: «Sindaco aiutaci, perché non ti occupi dei tuoi cittadini» – LE FOTO

POZZUOLI/ Protesta dei disoccupati: «Sindaco aiutaci, perché non ti occupi dei tuoi cittadini» – LE FOTO
  • Pubblicato9 Settembre 2014
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I disoccupati sono saliti su un silos del cantiere Copin

di Voletta Luongo
POZZUOLI –
Arrabbiati, delusi, frustrati e ora si sentono anche presi in giro. Sono i tredici operai disoccupati che aspettano da un anno di esser assunti dal cantiere Copin di via Artiaco. Proteste, occupazioni del sito, nulla è servito, nulla ha smosso. L’ultimo affronto è arrivato proprio ieri, dopo giorni di attesa, vengono assunte sei persone ma non facenti parte del loro gruppo.

DANNO E BEFFA – «Ci sentiamo presi in giro – dice un disoccupato, Salvatore Zenca – siamo disperati, noi protestiamo e assumono altri che evidentemente hanno amicizie politiche. Non smetteremo di protestare finché non ci assumono». Come pochi giorni fa, il gruppo è salito su un silos minacciando anche il peggio se non fossero stati ascolatati, cartelli che ineggiano al “lavoro” sono stati affissi all’esterno del cantiere, il cui ingresso è stato bloccato da alcuni di loro seduti a terra che impediscono l’entrata di due camion di cemento e gasolio, a quest’ultimo per motivi di sicurezza è stato successivamente permesso di entrare. «E’ un cantiere che necessita di lavoratori, anche di bassa manovalanza, non solo di operai esperti – aggiunge Armando Schiano – quindi perché non prendere anche noi».

“SIAMO DISPERATI” – Il cantiere aperto da un anno si sta occupando dei lavori di collegamento tra la Tangenziale e il porto di Pozzuoli. I disoccupati lamentano che la manodopera assunta è tutta forestiera mentre ai puteolani non vengono date occasioni di lavoro. «Vogliamo parlare con il sindaco Figliolia – urlano disperati – che fine ha fatto? Perché non si occupa dei suoi cittadini. Rimarremo qui ad oltranza finché qualcuno non verrà a sbloccare la situazione, siamo pronti a trascorrere la notte al cantiere».

LE FOTO (di Angelo Greco)

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