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POZZUOLI/ Picchiò 4 vigili per un verbale al figlio, aggressore si costituisce dopo 5 giorni

POZZUOLI/ Picchiò 4 vigili per un verbale al figlio, aggressore si costituisce dopo 5 giorni
  • Pubblicato25 Luglio 2014

di Alessandro Napolitano

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L’aggressore si è costituito presso il comando di polizia municipale di Pozzuoli

POZZUOLI – Si sono presentati spontaneamente al comando della polizia municipale, in compagnia del loro avvocato. Sono padre e figlio, protagonisti della accesa lite con alcuni agenti, “colpevoli” di aver elevato un verbale e sequestrato una motocicletta trovata senza assicurazione. Il padre, un 43enne residente nel Rione Toiano, dovrà rispondere di minacce, lesioni, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Il figlio, invece, è stato denunciato per il solo reato di oltraggio a pubblico ufficiale. I due erano irreperibili da sabato scorso, da quando in piazza della Repubblica diedero origine alla furibonda lite con i caschi bianchi.

LE VIOLENZE – Questi, poco prima, avevano multato il più giovane per divieto di sosta. Ma da ulteriori controlli emerse che il mezzo a due ruote non era coperto da assicurazione. Da qui il sequestro e l’arrivo nel centro storico del padre del giovane centauro. Un pugno sferrato contro un agente, un altro colpo proibito all’indirizzo di una vigilessa e parole pesantissime proferite a tutti gli agenti presenti in quel momento. Poi la fuga in moto e l’inutile ricerca dei due nel popoloso quartiere. Del padre e del figlio non si è saputo nulla fino a giovedì mattina, quando al comando di via Luciano si sono presentati con il loro legale di fiducia. Immediatamente è partito l’iter per l’elezione di domicilio.

CAPITANO AGGREDITO DUE VOLTE – Appena due mesi fa un altro episodio increscioso era avvenuto nel centro storico. Ad essere colpito al viso un capitano della municipale, lo stesso preso di mira nella colluttazione di sabato scorso. L’autore dell’aggressione, un 22enne residente a Casalnuovo e gestore di una rosticceria a Pozzuoli, venne successivamente condannato a sei mesi di reclusione con pena sospesa. Anche in quel caso le accuse furono di violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.