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POZZUOLI/ Paura in ospedale: danneggia Pronto Soccorso e aggredisce OSS

POZZUOLI/ Paura in ospedale: danneggia Pronto Soccorso e aggredisce OSS
  • Pubblicato22 Aprile 2024

POZZUOLI – Attimi di paura all’ospedale di Pozzuoli. Il marito di una donna in codice verde distrugge tutto quello che si trova a portata di mano nella sala d’attesa e aggredisce una Oss che subisce un trauma cranico. Sono le 2 di notte quando al Pronto soccorso del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli – denuncia l’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” – giunge una donna con colica renale. Come da protocollo le viene assegnato un codice verde che impone un’attesa. Il marito della signora, già visibilmente spazientito all’arrivo in ospedale, improvvisamente dà di matto e distrugge tutto quello che si trova a portata di mano nella sala d’attesa della struttura. Addirittura viene aggredita fisicamente una OSS che subisce un trauma cranico. Secondo una prima ricostruzione dei fatti la paziente, sulla scia di violenza del marito, le mette una mano in faccia e la fa impattare violentemente contro la porta di ferro del codice rosso. Le forze dell’ordine arrivano nel Pronto soccorso per raccogliere testimonianze e per identificare l’aggressore. Due giorni di prognosi per l’OSS aggredita.

LA DENUNCIA – La vicenda è stata segnalata al deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli: «Il Ministro aveva annunciato una stretta con pene più severe e presidi di forze dell’ordine nei pronto soccorso. Purtroppo ad oggi non si riscontrano miglioramenti. Il personale medico finisce sempre più spesso in codice rosso aggredito da chi si trova in codice verde e pretende di saltare le file. D’altronde sono rarissimi i casi in cui gli aggressori hanno avuto una condanna per le loro azioni e questo di fatto autorizza tutti a fare quello che gli pare. La riduzione dei fondi per la sanità da parte del governo centrale sta creando ancora più disagi e trasformando gli ospedali pubblici in campi di battaglia. I benestanti possono rivolgersi alle strutture private mentre tutti gli altri hanno sempre meno servizi. Una vergogna».