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Pozzuoli

POZZUOLI/ Opere commissariali, scoppia la bagarre in Consiglio: le tre versioni

POZZUOLI/ Opere commissariali, scoppia la bagarre in Consiglio: le tre versioni
  • Pubblicato31 Marzo 2023

POZZUOLI –  Bagarre in aula. Ieri, a seguito della richiesta di convocazione del Consiglio Comunale monotematico avanzata dai gruppi consiliari “Figliolia per la città”, “Moderati per Pozzuoli”, “Insieme”, “Democrazia e Libertà” e “Gruppo Misto”, si è discusso del tema delle opere commissariali. Nel corso della discussione sia il sindaco Luigi Manzoni che la maggioranza hanno abbandonato l’aula e non hanno votato la mozione. «La mozione – ha spiegato il primo cittadino – chiedeva all’Amministrazione di procedere ad azioni che non hanno nessuna giustificazione politica e amministrativa. Chi ha governato per anni la città sa bene che i poteri di revoca del concessionario non stanno in capo all’Ente comunale. L’azione che abbiamo messo in campo è finalizzata, con giusto equilibrio e seguendo le procedure previste dalla legge, a velocizzare il completamento degli interventi commissariali già programmati. É noto a tutti che la struttura che governa le leggi 887/84 e 80/84 è stata sostituita dalla “Direzione Generale Grandi Opere” della Regione Campania. Il Presidente De Luca ha avviato un processo virtuoso di chiusura di un capitolo che, da troppi anni, continuava a far gestire alla struttura commissariale interventi e risorse importanti, nonostante il superamento della fase di estrema emergenza». «In piena sintonia e collaborazione con gli altri enti coinvolti – ha chiarito il sindaco di Pozzuoli – siamo riusciti a definire una procedura che consentirà di aprire il tunnel Tangenziale-Porto in tempi brevi. Per i due raccordi Tangenziale-via Campana, abbiamo chiesto e ottenuto di poter operare direttamente, completando i lavori e affidando la gestione a Tangenziale di Napoli s.p.a. Per quanto riguarda, invece, il parcheggio di via Artiaco, ho sottolineato in Consiglio che occorre, prima di tutto, velocizzare l’iter procedurale che sta in capo all’Ente, approvando la variante cartografica, in assenza della quale ci sono elementi giustificativi per il concessionario per non avviare l’opera e non sussistono elementi sufficienti ad operare nella stessa direzione dei raccordi». «Il lavoro concreto, prezioso e silenzioso che stiamo facendo – ha concluso Manzoni – è un lavoro utile alla città, in quanto tende a mettere fine a tutto il sistema di gestione delle opere commissariali e a non lasciare cattedrali nel deserto in questa città. Tutto questo significa governare con equilibrio, senza scatenare dissidi o guerre, ma tentando di portare a compimento, quanto prima, tutte le opere già avviate nel corso degli anni in cui le responsabilità principali non erano in capo a me o alla mia maggioranza».

I FIRMATARI DELLA MOZIONE –  «Dalla relazione esposta dall’Assessore Giacomo Bandiera, con delega al Governo del territorio e alla pianificazione e riqualificazione urbana e alla mobilità, era emerso l’intento (condiviso dai capigruppo) di accelerare la conclusione di tali opere, già finanziate per circa €140.000.000, ma ferme a causa dell’evidente incapacità del concessionario unico di tali opere, ossia la Copin Due S.p.A. Una situazione paradossale che rischia di far perdere alla Città di Pozzuoli ingenti e preziosi finanziamenti – scrivono in una nota i capigruppo Vincenzo Figliolia, Guido Iasiello, Paolo Ismeno, Salvatore Maione e Gianluca Sebastiano seduti tra i banchi dell’opposizione –  Nell’evidentemente errata convinzione che una discussione così importante potesse unire i componenti del Consiglio comunale oltre ogni posizione politica, i capigruppo Vincenzo Figliolia, Guido Iasiello, Paolo Ismeno, Salvatore Maione e Gianluca Sebastiano hanno proposto alla maggioranza di sottoscrivere una mozione che condividesse le comuni perplessità e l’interesse della comunità. L’obiettivo era sollecitare il sindaco affinché si adoperasse, con il sostegno del Consiglio comunale tutto, per verificare la fattibilità di un’accelerazione del completamento di tali opere o, in alternativa, chiedere la revoca del concessionario unico per sbloccare questa situazione di stallo. Il sindaco, nel suo incomprensibile intervento conclusivo, non solo ha dichiarato di non essere d’accordo alla condivisione della mozione sopra citata, sconfessando così la relazione di circa 40 minuti dell’Assessore Bandiera in linea con la mozione dei capi gruppo, ma, cosa ben più grave, non ha dato la possibilità all’intero Consiglio comunale di esprimersi in merito alla proposta presentata. Il primo cittadino è scappato dall’aula consiliare, obbligando la sua maggioranza a seguirlo con un gesto della testa, facendo così cadere il numero legale e, di fatto, concludere la discussione almeno per il momento».

LA VISIONE DI ‘POZZUOLI ORA’ – «Dopo anni pare si siano accorti tutti della stortura che ha portato danni enormi alla nostra città dal punto di vista democratico, economico e politico. È incomprensibile come una certa classe politica, che è da decenni al governo del territorio, si sia svegliata solo adesso per accorgersi di quello che è stato a nostro avviso la più grande beffa per la Città: per decenni la politica ha avallato un “sistema commissariale”, senza alcuna legittimità, derogando ad ogni norma nell’esclusivo interesse di un privato a cui è stato consentito di determinare lo sviluppo del territorio – tuona il gruppo Pozzuoli Ora –  Un singolo privato ha deciso cosa, come e quali fossero le opere strategiche per la Città. Proponendo progetti che poi realizzava lautamente. Alcuni di questi addirittura con l’intento di valorizzare una propria proprietà (Ex Sofer). Da ora in poi va messa sicuramente in campo un’attività di salvaguardia di queste grandi opere, ma allo stesso tempo di verità e di nuova gestione delle dinamiche di potere che si sono svolte sul territorio».