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POZZUOLI/ «Le potature a Villa Avellino potrebbero essere errate sia nei tempi che nei modi di realizzazione»

POZZUOLI/ «Le potature a Villa Avellino potrebbero essere errate sia nei tempi che nei modi di realizzazione»
  • Pubblicato29 Dicembre 2022

POZZUOLI – Riceviamo e pubblichiamo: «Sono un cittadino puteolano domiciliato alla Via Vecchia San Gennaro e periodicamente mi reco presso la dignitosissima Villa Avellino per passeggiare nel poco verde urbano che ancora ci rimane da vivere. Ieri presto ho riscontrato attività di abbattimento, potatura e capitozzatura degli alberi insistenti nella Villa Comunale Avellino ed ho rilevato come detta potatura sia stata effettuata con modalità particolarmente profonda. Inoltre, tali operazioni manutentive si stanno svolgendo anche al di fuori del dovuto periodo stagionale, soprattutto per le temperature particolarmente calde di questi giorni. Tali interventi chiaramente incideranno negativamente sulla salute degli alberi e sulla loro successiva germogliazione, anche in maniera irreversibile, ma sicuramente saranno stati autorizzati da un competente mio collega tecnico agronomo con una relazione di carattere agro-botanico che ne giustifica tempi e modi. A mio avviso le potature in corso d’opera potrebbero essere errate sia nei tempi che nei modi di realizzazione. I tempi sono troppo anticipati rispetto alla ripresa vegetativa: solitamente le potature si effettuano nei mesi più freddi (febbraio-marzo) per poi far vegetare le piante in primavera quando le temperature sono più miti. I modi sono discutibili in quanto si stanno effettuando tagli non equilibrati e in maniera tale da non seguire il portamento della pianta stessa. In particolare, si osservano cedri del Libano potati come se fossero pini marittimi ed alberi capitozzati drasticamente come se fossero piante da frutto. Riflettevo inoltre sul valore non solo di bene pubblico della Villa Comunale Avellino, ma sul valore paesaggistico-ambientale che la stessa ricopre sul territorio di Pozzuoli centro. Ricordo che gli alberi non crescono in un batter d’occhio e gli stessi andrebbero tutelati da operazioni manutentive poco attente come quelle che sono sotto i nostri occhi in questi giorni.» (Stefano B.)