POZZUOLI/ Il 2023 si è chiuso con 6.065 terremoti nei Campi Flegrei
POZZUOLI – Il 2023 si è chiuso con 6.065 terremoti nell’area dei Campi Flegrei. Il mese più “ballerino” è stato quello di agosto: nel mese più caldo dell’anno i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano hanno registrato infatti ben 1.118 eventi sismici. I numeri confermano una maggiore frequenza di scosse rispetto all’anno precedente. Nel corso del 2022 sono stati, difatti, rilevati in totale 3.181 terremoti nella ‘terra ardente’. A livello nazionale si contano, invece, 16.307 terremoti nel 2023, quasi uno ogni 30 minuti, secondo i dati rilasciati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Nel corso degli ultimi 12 mesi state registrate numerose sequenze sismiche più o meno lunghe, alcune delle quali attive negli anni precedenti, come quella di Amatrice-Visso-Norcia in Italia centrale, iniziata nell’agosto 2016, con circa 5mila terremoti o quella dei Campi Flegrei con circa 450 terremoti, se si prendono in considerazione solo gli eventi di magnitudo maggiore o uguale di 1.0.
LE SCOSSE NEL 2023 – In particolare, i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano hanno registrato nel corso dell’anno che ci siamo messi da poco alle spalle: 217 terremoti a gennaio, 278 a febbraio, a marzo 612, ad aprile 675, a maggio 661, a giugno 404, a luglio 206, ad agosto 1118, a settembre 1106, ad ottobre 553, a novembre 159 e a dicembre 76 eventi. Nel corso dell’ultimo mese dell’anno il 97% del totale dei terremoti ha avuto una magnitudo minore di 1.0 o non determinabile a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo e 2 eventi (circa il 3% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9. In totale sono stati localizzati 52 eventi (circa il 68% di quelli registrati), ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 2 km e profondità massima di circa 3 km. Dagli inizi di novembre 2023 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 10±3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). Dalla metà di dicembre 2023 non si registrano, inoltre, deformazioni del suolo significative. Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 119 cm da novembre 2005, di cui circa 86 cm da gennaio 2016. Inoltre – fanno sapere gli esperti – i valori massimi di temperatura superficiale della serie temporale IR nelle aree di Pisciarelli e Solfatara mostrano andamenti stabili.