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POZZUOLI/ Iasiello va al contrattacco: «Nessun abuso a me riconducibile, continuerò a denunciare i soprusi»

POZZUOLI/ Iasiello va al contrattacco: «Nessun abuso a me riconducibile, continuerò a denunciare i soprusi»
  • Pubblicato13 Settembre 2023

POZZUOLI – Riceviamo e pubblichiamo la lettera del consigliere comunale Guido Iasiello con la quale rimanda al mittente le accuse rivolte da Umberto Mercurio, presidente dell’associazione “Ambientalisti Flegrei” sul tema degli abusi edilizi. «Ho letto con sommo stupore e profondo dispiacere l’articolo pubblicato su Cronaca Flegrea. Più nello specifico, mi viene addebitato di aver denunciato numerosi abusi edilizi, allorquando io stesso avrei ricevuto un’ordinanza di demolizione, avendo edificato in assenza di titolo. -scrive Iasiello- In sintesi, avrei la mera parvenza di un soggetto che opera nel rispetto delle leggi, in quanto io stesso le avrei violate. A dimostrazione di tanto viene riportato un comunicato a firma del Presidente dell’Associazione “Ambientalisti Flegrei”, Umberto Mercurio, attraverso il quale si afferma che io, “… baluardo morale della nostra comunità, irreprensibile custode di una presunta rettitudine …”, oggi vivrei “… sotto i riflettori per motivi assai più gravi ed imbarazzanti. Motivi che lasciano chiaramente trasparire il disprezzo totale delle regole e dei regolamenti (edilizi nella fattispecie), nonostante il ruolo pubblico che si ricopre…”.»

LA REPLICA – «Nel comunicato degli ambientalisti flegrei, -si legge nella lettera- il Presidente, Umberto Mercurio, continua dicendo:…”Il moralismo non è mai una cosa buona, ed è ancor più deprecabile allorquando rivolto solo ed esclusivamente a giudicare e condannare gli altri, evitando minuziosamente di guardare nei propri armadi, colmi di scheletri”. Preciso di non avere “ALCUNO SCHELETRO NELL’ARMADIO” essendomi sempre esposto personalmente, METTENDOCI LA FACCIA, in ogni azione POLITICO-ISTITUZIONALE! Orbene, appare evidente come tali propalazioni siano idonee a ledere la mia persona, in quanto false ed evidentemente volte a sminuire ed a denigrare il mio operato nei confronti della collettività. Tanto ciò è vero che mi riservo di adire la Autorità Giudiziaria al fine di vedere tutelati i miei diritti.»

ABUSO NON RICONDUCIBILE – «Tengo, innanzi tutto, a precisare -scrive ancora Iasiello- che l’abuso che, avrei commesso riguarda in realtà una piccola veranda in alluminio di 3 mq risalente agli anni settanta ed installata dai miei nonni (che solo per mero errore non fu condonata) e, quindi, certamente a me non riconducibile. A ciò si aggiunga che oltretutto non vivo nella casa interessata che ad oggi appartiene a mia madre, per eredità dai suoi genitori. Conseguentemente, nessuna responsabilità può essere a me ascritta, ciò a meno che non si ritiene che io debba rispondere per colpe non mie, nello specifico di un piccolo abuso risalente ad un periodo in cui non ero nemmeno nato! Ciò posto, appare evidente come il comunicato dell’associazione sia unicamente volto a denigrarmi (tanto da contenere offese alla mia persona), forse nella speranza che non svolga più con abnegazione il mio ruolo. Voglio precisare che tale condotta dimostra ancor di più come il mio operato infastidisca qualcuno. Il mio impegno -conclude- aumenterà, se possibile, ulteriormente e continuerò, nel rispetto della legge, a denunciare tutti i soprusi! Ciò, nel rispetto delle promesse fatte ai miei elettori ed alla città che amo, POZZUOLI!»