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POZZUOLI/ Eutanasia legale, nel fine settimana si potrà firmare per il Referendum

POZZUOLI/ Eutanasia legale, nel fine settimana si potrà firmare per il Referendum
  • Pubblicato8 Luglio 2021

POZZUOLI – Anche a Pozzuoli questo weekend si potrà firmare per il Referendum sull’eutanasia legale. In Piazza della Repubblica, domani, sabato e domenica, dalle 16 alle 21 sarà allestito un apposito gazebo che consentirà ai cittadini di poter sottoscrivere la richiesta di una consultazione popolare. L’iniziativa in città è stata promossa dal Consigliere Comunale Antonio Caso, che si occuperà anche di autenticare le sottoscrizioni, e da attivisti locali. Oggi in Italia possono porre fine alle loro sofferenze solo i pazienti per cui risulti sufficiente l’interruzione delle terapie, come previsto dalla Legge 219/2017. La Corte costituzionale ha chiarito che l’aiuto al suicidio (art. 580 del Codice penale) non è punibile nel caso in cui la persona che lo richiede sia tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale. Tutte le altre persone con patologie irreversibili che procurano dolori intollerabili, e i pazienti impossibilitati ad assumere autonomamente un farmaco (a causa di SLA, di una tetraplegia…) nel nostro Paese non hanno la possibilità di scegliere, e di chiedere aiuto medico attivo per la morte volontaria, perché il nostro codice penale vieta l’omicidio del consenziente (art. 579 c.p). Il quesito referendario si pone l’obiettivo di introdurre l’eutanasia legale tramite l’abrogazione parziale dell’art. 579 c.p. che punisce l’omicidio del consenziente. Tecnicamente il quesito lascia intatte le tutele per le persone vulnerabili, i minori di 18 anni, le persone che non sono in grado di intendere e volere, quelle il cui consenso è stato estorto, e potrà introdurre nel nostro Paese il diritto all’aiuto medico alla morte volontaria.

IL COMMENTO – «Contrariamente a quanto avviene in Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna, Canada, in molti Stati degli USA e in sempre più Paesi nel mondo, tante persone gravemente malate oggi non sono libere di scegliere fino a che punto vivere la propria condizione. Credo sia giunto il tempo (per la verità siamo in ritardo) di introdurre anche in Italia la possibilità di scegliere un fine vita consapevole, controllato e sereno. Per questo ho aderito all’iniziativa nazionale ed ho deciso, insieme ad altri attivisti, di adoperarmi affinché sia raggiunta la soglia delle 500.000 firme. Speriamo in una buona risposta da parte dei cittadini di Pozzuoli e di tutta l’area flegrea» – dichiara il CConsigliere Caso.