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POZZUOLI/ Dissequestrata la Solfatara, Comune ed Ente Parco lavorano per la riapertura

POZZUOLI/ Dissequestrata la Solfatara, Comune ed Ente Parco lavorano per la riapertura
  • Pubblicato9 Gennaio 2023

POZZUOLI – Dissequestrata la Solfatara a Pozzuoli. Con l’atto ufficiale della Magistratura e l’affidamento delle chiavi dell’area al responsabile dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei Massimo D’Antonio, si avvia l’interlocuzione tra Comune di Pozzuoli ed Ente Parco finalizzata alla messa in sicurezza e fruizione di uno dei geositi più interessanti a livello mondiale, chiuso a seguito della tragedia in cui persero la vita i coniugi veneziani Massiliano Carrer, Tiziana Zaramella e il loro figlio Lorenzo. Il dramma si consumò il 12 settembre del 2017 quando i tre finirono inghiottiti da una voragine apertasi sotto i loro piedi, morendo poi soffocati dal gas presente nel sottosuolo del sito. Alla tragedia sopravvisse il figlio più piccolo della famiglia Carrer, Alessio.

I COMMENTI – «Il dialogo e la collaborazione tra istituzioni hanno consentito questo straordinario risultato – fa sapere Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli – Siamo tutti intenzionati a garantire in breve tempo la fruizione di un sito unico al mondo, ma senza dimenticare la tragedia del 2017. Garantire la sicurezza di tutti i futuri visitatori è la priorità per tutti noi». «La Solfatara rappresenta il polo centrale del sistema vulcanologico flegreo e campano – sottolinea Francesco Maisto, Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei – Il progetto di messa in sicurezza e fruizione, che ho redatto per l’Ente Parco, tiene conto delle specificità dell’area e della sua valorizzazione in termini di turismo sostenibile. Con la Solfatara si arricchisce e si qualifica l’intero territorio dei Campi Flegrei, un ecosistema culturale unico al mondo». «Pozzuoli è da sempre legata all’identità, unica al mondo, della sua terra vulcanica, aprire la Solfatara – aggiunge Filippo Monaco, assessore al Turismo del Comune di Pozzuoli – significa che possiamo considerare fruibile un sito che per le sue caratteristiche potrebbe essere visitato da turisti di tutto il mondo. È come se fosse un grande museo vulcanico, dove è possibile vedere da vicino ciò che accade alla terra che bolle. Siamo lieti che questo avvenga». Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie all’apporto dell’Assessorato al Turismo della Regione Campania e al supporto specialistico del Collegio Regionale delle Guide Alpine e Vulcanologiche.