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POZZUOLI/ De Magistris incontra i lavoratori HP: «Impediremo questo scempio»

POZZUOLI/ De Magistris incontra i lavoratori HP: «Impediremo questo scempio»
  • Pubblicato15 Luglio 2015
La delegazione fuori i cancelli del Comune di Pozzuoli
La delegazione fuori i cancelli del Comune di Pozzuoli

di Violetta Luongo
POZZUOLI –
Continua inarrestabile lo sciopero dei lavoratori di HP per contrastare e scongiurare la chiusura della sede puteolana. Dopo l’incontro con il primo cittadino Figliolia, oggi è stata la volta del sindaco Luigi de Magistris che, assieme all’assessore al lavoro Enrico Panini, ha incontrato una delegazione di lavoratori assieme alla rappresentanza sindacale della Fiom CGIL. Nell’occasione è stata ribadita e denunciata la volontà della multinazionale americana di abbandonare la produzione nel sito campano e di “affidare” i lavoratori ad un’altra impresa di medie dimensioni, anticamera di una prossima riduzione dell’occupazione.

 

161 ADDETTI A RISCHIO – HP chiude uno stabilimento con 161 addetti, con un pacchetto ordini molto consistente, una punta di eccellenza​ ​nazionale e non solo. Il sindaco ha espresso ai lavoratori e al sindacato la più ampia solidarietà e ha preannunciato l’impegno a relazionarsi rapidamente con il Sindaco di Pozzuoli e il presidente della Regione Vincenzo De Luca per impedire questo ulteriore scempio dei punti di qualità del nostro territorio.

“CONTRASTEREMO LA DESERTIFICAZIONE INDUSTRIALE” – Inoltre, de Magistris, nel confermare la disponibilità a presenziare agli incontri che saranno programmati al Ministero dello Sviluppo per discutere il piano di dismissione di HP, ha ribadito il forte auspicio che il movimento sindacale promuova unitariamente una grande iniziativa di mobilitazione per contrastare la crescente desertificazione industriale dell’area metropolitana e per affermare la necessità di una politica governativa di contrasto a questo costante impoverimento. «Se verrà decisa – ha dichiarato l’assessore Enrico Panini – una iniziativa di unificazione delle tante crisi aperte, io con l’intera Giunta comunale affiancheremo questa giusta indignata mobilitazione. Se non fosse possibile da parte del movimento sindacale definire appuntamenti condivisi, allora, nella nostra funzione di garanti del territorio, ci intesteremo da settembre la promozione di azioni pubbliche di contrasto ad una desertificazione che ci colpisce brutalmente e che toglie speranze ai nostri lavoratori, e, ancor meno, ai nostri giovani».