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Monte di Procida

MONTE DI PROCIDA/ Violenza sulle donne, Onda Civica aderisce a “Posto Occupato”

MONTE DI PROCIDA/ Violenza sulle donne, Onda Civica aderisce a “Posto Occupato”
  • Pubblicato19 Novembre 2020

MONTE DI PROCIDA – Onda Civica aderisce, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, alla campagna di sensibilizzazione e informazione Posto Occupato, lanciata nel 2013 dalla rivista “La Grande Testata”. Obiettivo è mantenere alta l’attenzione sul fenomeno della violenza di genere, scuotere le coscienze di tutti, attirare l’opinione pubblica e invitare a partecipare chiunque volesse sostenerla: attività commerciali, scuole, professionisti o semplici cittadini. Partecipare è semplice: il 25 novembre 2020 basterà destinare, all’interno o all’esterno della propria attività, una sedia o uno spazio a una donna che ormai non c’è più, indicandola con la locandina di PostoOccupato, che Onda Civica metterà a disposizione di quanti sceglieranno di aderire e condividere sui propri canali social.

L’INIZIATIVA – Simbolicamente quel posto, magari con l’aggiunta di oggetti della quotidianità come scarpe, rossetto o chiavi, sarà riservato a una donna che avrebbe voluto, potuto e dovuto essere lì: sarà un segno, un monito silenzioso, la voce di chi non ha più voce, che suggerisce a tutti di non sottovalutare mai i segnali della violenza e non voltarsi mai dall’altra parte. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, al parco, nella società. Onda Civica ha scelto di partecipare per aumentare la sensibilità e indurre a riflettere su questo tema scottante, reso ancor più attuale da questo momento difficile, nel quale le ristrettezze economiche e di spazi tendono ad appesantire molte situazioni complicate già esistenti. Onda Civica vuole riservare il posto occupato ma vuoto alle donne che non sono più con noi o sono vittime di maltrattamento: la prossima volta potremmo leggere della nostra vicina di casa, di una nostra collega, di nostra madre o nostra sorella o potrebbe toccare a noi stesse. La violenza sulle donne è un problema culturale e una responsabilità sociale di tutti noi.